Articoli

Parole che curano, lezione 6 Cristina Cenci: «Così il digitale aiuta la medicina narrativa»

cristina cenciNarrazioni digitali: pratiche e sfide. Su questo tema si snoderà la sesta lezione del corso “Parole che curano”, lunedì 4 dicembre al Campus est di Lugano (inizio alle 18, con ingresso libero). Il corso è promosso dalla Facoltà di scienze biomediche dell’Università della Svizzera italiana (USI) con la Divisione Cultura della Città di Lugano e con IBSA Foundation per la ricerca scientifica, e con la collaborazione artistica del LAC (Lugano Arte e Cultura).
Relatrice della serata sarà Cristina Cenci, antropologa, senior partner dell’Istituto di ricerca Eikon e fondatrice della Digital Narrative Medicine (DNM), una piattaforma digitale per l’applicazione di metodologie narrative nei percorsi assistenziali. «Questo strumento – spiega Cenci – vuole rispondere a un’ingiustizia epistemica (come si dice in termine tecnico, cioè legata alla sfera della conoscenza, ndr), ovvero al fatto che quando entrano in un percorso di cura le persone non sono messe nella condizioni di valorizzare il proprio patrimonio di conoscenze e i propri bisogni. Se non vengono applicati “modelli narrativi” della cura, le parole del malato rischiano di essere considerate di minor valore rispetto a quelle del curante».

Continua a leggere

La medicina narrativa per una nuova relazione medico – paziente: Rita Charon a “Parole che curano”

parole cheLunedì 27 novembre sarà Rita Charon, Professoressa di Medicina e Presidente di Medicina delle scienze umane ed Etica alla Columbia University, la relatrice dell’incontro intitolato La medicina narrativa per una nuova relazione medico-paziente”, all’interno di “Parole che curano”, edizione 2023 del corso di Cultura e Salute.
Secondo Rita Charon, la medicina narrativa descriverà un futuro radicale per l’assistenza sanitaria con la possibilità di stabilire un contatto autentico con i pazienti e le loro famiglie. I medici non devono essere solo tecnici che si occupano in modo impersonale delle malattie delle persone, ma devono invece sviluppare le capacità di ascolto profondo, e di forte affiliazione con i loro pazienti.

Continua a leggere

Parole che curano: il corso universitario dove la narrazione si fa medicina

parole curaLe parole che curano, il corso giunto alla terza edizione – Dal 16 ottobre all’11 dicembre si terrà presso l’Università della Svizzera italiana “Parole che curano”, la terza edizione del corso universitario di Cultura e Salute della Facoltà di scienze biomediche e della Facoltà di comunicazione, cultura e società dell’Università della Svizzera italiana (USI), promosso da IBSA Foundation per la ricerca scientifica e dalla Divisione Cultura della Città di Lugano con la collaborazione artistica del LAC di Lugano.

«Le Parole che curano sono quelle narrazioni che apportano benessere alla salute umana» si legge in una nota.

L’edizione 2023 incentrata sulle “scienze culturali della medicina” – L’edizione 2023 del corso si concentra sulle cosiddette Medical Humanities, «ovvero quelle che i filologi Bernegger e Malacrida definiscono “scienze culturali della medicina».

Continua a leggere

Parole che curano: corso universitario Cultura e Salute 2023

healing wordsDa ottobre a dicembre 2023, per sette lunedì, personalità del mondo della scienza e professori della Facoltà di scienze biomediche e della Facoltà di comunicazione dell’USI, coordinati dal prof. Enzo Grossi, si confronteranno su sette temi che legano la parola alla medicina e al benessere delle persone.
È quanto propone “Parole che curano”, la terza edizione del corso di Cultura e Salute promosso dalla Facoltà di scienze biomediche dell’USI con la Divisione Cultura della Città di Lugano e IBSA Foundation per la ricerca scientifica, che quest’anno vede la collaborazione artistica del LAC di Lugano.

Continua a leggere