Corpi narranti: dialogo con Arthur Frank

corpi narrantiLunedì 6 giugno, a partire dalle 17.00, appuntamento con “Corpi narranti: dialogo con Arthur Frank”, seminario di medicina narrativa con l’autore de “Il Narratore ferito“.  Modera l’incontro Christian Delorenzo, che ha curato l’edizione italiana recentemente pubblicata da Einaudi. Seguirà una tavola rotonda con Enrico Pozzi (Il corpo astratto del narratore ferito) , Rossella Ghighi (La narratrice ferita? Quando a parlare è l’Altro)  e Giovanni Pizza (I corpi e l’antropologia medica).

L’evento online, gratuito e aperto al pubblico è organizzato da AIS – Sociologia della salute e della medicina – e da SIMeN Società Italiana di Medicina Narrativa.

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Medicina narrativa, a Perugia convegno con oltre 300 sanitari: «Approccio dagli effetti benefici»

simenIl confronto nella sede del Dipartimento di Medicina: «Anche in Umbria c’è stato un fiorente sviluppo dell’approccio narrativo»

Si è svolto a Perugia, alla presenza di oltre 300 tra medici, operatori sanitari, socio-sanitari e educativi, provenienti da tutta l’Umbria e di numerosi studenti universitari dei corsi di laurea sanitari, il convegno regionale «La medicina narrativa nella pratica clinica: esperienze umbre a confronto» . Erano presenti il direttore del dipartimento di Medicina dell’Università di Perugia Nicola Talesa, il direttore della sanità regionale Massimo Braganti e il direttore generale facente funzione dell’azienda ospedaliera di Perugia Giuseppe De Filippis. La medicina narrativa (Narrative based medicine) – spiegano i promotori in una nota – ha visto il suo esordio dagli anni ’90 a opera della fondatrice Rita Charon, medico internista e docente di Clinica medica alla Columbia University di New York.

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Il bisogno di sviluppare competenze e integrare le metodologie narrative nella telemedicina: nuove prospettive nel post-pandemia

4 maggio cristina cenci  La pandemia ci ha digitalizzati molto velocemente, accelerando processi tecnologici e socioculturali forse anche troppo          rapidamente. Con il dissolversi dell’emergenza, è ora importante fare il punto su ciò che abbiamo imparato dall’esperienza del covid-19, provvedendo a sanare il gap creato tra l’effettiva disponibilità di strumenti, le modalità di utilizzo e la rispondenza a criteri di affidabilità.

Il post-pandemia ci pone dunque davanti a nuove prospettive, in cui emerge chiaramente la necessità di sviluppare adeguate competenze, nonché ideare precise metodologie narrative nella telemedicina.

Ne parla Cristina Cenci, antropologa e ideatrice della start-up Digital Narrative Medicine (DNM), in una lezione agli studenti della Facoltà di Medicina dell’Università La Sapienza di Roma, presso il Building Universitario dell’AUO Sant’Andrea. L’intervento è stato inserito nel ciclo di incontri coordinati dal Prof. Marco Testa, docente di Medicina Narrativa.

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Medicina narrativa e telemedicina: nuove prospettive nel post-pandemia

4 maggio cristina cenci Mercoledì 4 maggio, dalle 14:30 alle 17:30 un nuovo appuntamento con il corso di Medicina Narrativa coordinato dal Prof. Marco Testa per gli studenti   della facoltà di Medicina dell’Università La Sapienza, presso il Building Universitario dell’AOU Sant’Andrea di Roma.

Relatrice Cristina Cenci, antropologa che da anni porta avanti una etnografia delle conversazioni online su patologie e farmaci e ha ideato Digital   Narrative Medicine (DNM) la prima piattaforma digitale per l’applicazione della medicina narrativa nella pratica clinica. Tema dell’incontro le nuove   prospettive della medicina narrativa e telemedicina nel post-pandemia.

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