I diari delle rianimazioni. E una domanda impossibile: il Covid ha aperto un varco?

narrÈ in corso un mutamento culturale che richiederà tempo, ma che finirà per cambiare il paradigma della relazione, scrive Marina Sozzi, filosofa e studiosa di etica del fine vita, insistendo sul potere dell’intelligenza emotiva e del dialogo. Per curare sia i medici sia i pazienti

 «Buongiorno signor Giovanni, mi chiamo Sergio e sono l’infermiere che si occupa di lei questa mattina. Le scrivo questo diario perché le sue condizioni hanno spinto i medici a somministrare dei sedativi… In altre parole lei si trova in coma farmacologico e quando si sveglierà (speriamo fra pochi giorni) non avrà memoria di quanto le è accaduto e di come avrà vissuto queste giornate. Così ho deciso di scrivere questo diario in cui le racconto quanto accade». Questa storia ci strappa via dal terribile racconto delle prime ondate di pandemia, è una boccata d’aria pulita, di respiro facile malgrado il coronavirus, perché parla di cura, di una dimensione della cura attenta alla persona malata, sempre, anche durante una pandemia mondiale.

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Primo forum sulla medicina narrativa in Italia nella pratica clinica, nei percorsi accademici, nella ricerca

Onlinforume 28 settembre 2022​ – Ore 14-19​

La medicina narrativa nasce negli Stati Uniti ma è approdata in Italia intorno agli anni 2000, nel 2009 si è costituita la società scientifica SIMeN e nel 2014 sono state emanate, mediante una Consensus Conference, le linee guida nazionali dall’Istituto Superiore di Sanità.​

Molto è stato fatto negli anni – ma si può fare di più – SIMeN ha organizzato questo forum con l’obiettivo di sensibilizzare le Istituzioni, oltre al mondo clinico e delle Associazioni pazienti, a vedere la medicina narrativa come pratica quotidiana nel percorso di cura che migliora efficienza e l’efficacia.​
Non tutti sanno che la medicina narrativa NBM (narrative based medicine) può essere integrata con le più conosciute EBM (evidence based medicine). Un esempio per tutti è l’aderenza (esempio ai trattamenti), l’uso scientifico e validato della MN attraverso un percorso formativo ad hoc porta ad una aumentata compliance. SIMeN ha scelto come partner l’Università S. Anna per individuare un metodo formativo che sia valido ed efficace in tutte le realtà (secondo obiettivo). Il terzo è quello di lavorare con la sanità perché vengano prodotti dei PDTA di medicina narrativa.​

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