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Parole che curano, lezione 6 Cristina Cenci: «Così il digitale aiuta la medicina narrativa»

cristina cenciNarrazioni digitali: pratiche e sfide. Su questo tema si snoderà la sesta lezione del corso “Parole che curano”, lunedì 4 dicembre al Campus est di Lugano (inizio alle 18, con ingresso libero). Il corso è promosso dalla Facoltà di scienze biomediche dell’Università della Svizzera italiana (USI) con la Divisione Cultura della Città di Lugano e con IBSA Foundation per la ricerca scientifica, e con la collaborazione artistica del LAC (Lugano Arte e Cultura).
Relatrice della serata sarà Cristina Cenci, antropologa, senior partner dell’Istituto di ricerca Eikon e fondatrice della Digital Narrative Medicine (DNM), una piattaforma digitale per l’applicazione di metodologie narrative nei percorsi assistenziali. «Questo strumento – spiega Cenci – vuole rispondere a un’ingiustizia epistemica (come si dice in termine tecnico, cioè legata alla sfera della conoscenza, ndr), ovvero al fatto che quando entrano in un percorso di cura le persone non sono messe nella condizioni di valorizzare il proprio patrimonio di conoscenze e i propri bisogni. Se non vengono applicati “modelli narrativi” della cura, le parole del malato rischiano di essere considerate di minor valore rispetto a quelle del curante».

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La medicina narrativa nel colloquio clinico e nella televisita: evento ECM dal 13 ottobre

jpAspetti relazionali e umanizzazione delle cure

Dal 13 al 27 ottobre 2023 evento indirizzato a medici chirurgi e psicologi
La partecipazione garantisce 19 crediti ECM

La medicina narrativa ha l’obiettivo di centrare la cura sulla persona e, mediante la relazione, questo obiettivo deve essere raggiungibile in ogni colloquio clinico, sia in ambulatorio, sia in ospedale, sia nei servizi diagnostici e territoriali. Il colloquio clinico è una sequenza comunicativa tra sanitario e paziente che, se ben condotto, fa emergere la storia di malattia e il suo punto di vista. Quando ciò accade la comunicazione è person-centred e, solo quanto è tale, produce effetti nei pazienti, nei medici e a livello organizzativo, rilevabili con studi riportati in letteratura scientifica. Il colloquio clinico basato sulla medicina narrativa può portare alla trascrizione dei contenuti nel consueto diario clinico, nella consulenza trascritta in cartella o nella cartella del paziente ove questa sia utilizzata come strumento di ascolto. Continua a leggere

La medicina narrativa nel colloquio clinico e nella televisita

Tutti i medici sanno comunicare,​ qualcuno può decidere di comunicare meglio

jpCorso 19 ECM online per medici chirurghi​ – Preiscrizione entro il 20 giugno 2023​
La medicina narrativa ha l’obiettivo di centrare la cura sulla persona e, mediante la relazione, questo obiettivo deve essere raggiungibile in ogni colloquio clinico, sia in ambulatorio, sia in ospedale, sia nei servizi diagnostici e territoriali. Il colloquio clinico è una sequenza comunicativa tra sanitario e paziente che, se ben condotto, fa emergere la storia di malattia e il suo punto di vista. Quando ciò accade la comunicazione è person-centred e, solo quanto è tale, produce effetti nei pazienti, nei medici e a livello organizzativo, rilevabili con studi riportati in letteratura scientifica. Continua a leggere

La Medicina Narrativa come risorsa nella cura

2023 (1)L’importanza di una narrazione giusta e appropriata all’interno dei presidi di cura è un elemento fondamentale da tenere presente in una nuova organizzazione sanitaria. Lo ha sottolineato la Dott.ssa Cristina Cenci, antropologa e fondatrice di DNM – Digital Narrative Medicine, nel corso del Seminario “La Medicina Narrativa come risorsa nella cura: engagement delle associazioni dei pazienti e innovazione digitale” tenuto presso il Campus Universitario AOU Sant’Andrea di Roma nel Corso di Medicina Narrativa del Prof. Marco Testa.

Dopo la proiezione del docufilm “Rukije, un raggio di sole”, Cenci ha analizzato l’importanza della giusta narrazione e di un’appropriata comunicazione all’interno dei luoghi di cura. Continua a leggere

Percorso di Medicina Narrativa nelle epilessie

Migliorliceare le capacità di ascolto delle persone in cura, dei loro famigliari, dei medici e delle équipe di cura; facilitare il passaggio dalla cura del “paziente affetto da epilessia” a quella della “persona che vive l’epilessia”; apprendere strumenti da integrare alla propria pratica clinica; costruire un clima di lavoro migliore per se stessi e i colleghi: sono queste alcune delle finalità del “percorso di medicina narrativa nelle epilessie”, organizzato da LICE (Lega Italiana contro l’Epilessia), in collaborazione con ISTUD e Digital Narrative Medicine (DNM), con la partecipazione di SIMeN- Società Italiana di Medicina Narrativa. Continua a leggere