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InPerson: un progetto per prendersi cura delle donne con tumore al seno metastatico

Alessandra-Fabi-e-Stefano-Magno-850x478È dedicato a 50 donne, trattate presso il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, lo Studio InPerson, un nuovo modello per integrare le cure basate sulla persona nel trattamento del tumore del seno avanzato HER2-negativo. Supportato da un grant Pfizer, InPerson si avvarrà di strumenti di medicina narrativa e di terapie integrate in oncologia per assistere le donne affette da tumore al seno in fase avanzata. È il primo programma di questo tipo in Europa.

Accendere i riflettori sulle persone e ascoltarle con attenzione per intercettare i loro bisogni e le loro criticità, che spesso vanno ben oltre gli effetti indesiderati dei farmaci. Soprattutto quando si tratta di pazienti con una neoplasia avanzata, come quelle con tumore del seno HER2-negativo metastatiche. È a loro che è dedicato l’innovativo progetto InPerson che si avvale degli strumenti tipici della medicina narrativa e degli interventi offerti dalle terapie integrate in oncologica. Il progetto, che ha vinto un prestigioso bando Pfizer (Pfizer Global Medical Grant) è stato disegnato dalla dottoressa Alessandra Fabi, Responsabile della Medicina di Precisione in Senologia, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, in collaborazione con la dottoressa Cristina Cenci, Founder DNM-Digital Narrative Medicine e si avvale della collaborazione della UOS di Terapie Integrate in Senologia, diretta dal dottor Stefano Magno.

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Premiazione bando SIMeN “Tesi narrative”

bando tesiAppuntamento online il 18 dicembre 2023, dalle ore 14:30 alle 19:00 per la Premiazione del bando della Società Italiana di Medicina Narrativa dedicato alle “Tesi Narrative”.

Durante la cerimonia online saranno presentati gli elaborati e al termine premiate le tesi vincitrici. Un’occasione per riflettere sullo studio e la ricerca sulla medicina narrativa.

 

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“LA BELLEZZA E LA NARRAZIONE COME STRUMENTI DI CURA: differenti ruoli dell’arte, delle Medical Humanities e della medicina narrativa”

25 nov firenzeSabato 25 Novembre si terrà presso la Sala Bufalini dell’ospedale di Santa Maria Nuova un seminario dedicato al connubio tra ArteScienze Umane Mediche e Medicina Narrativa, metodologia d’intervento clinico assistenziale basata su una specifica competenza comunicativa.

L’evento rientra nella XIV edizione delle Giornate Mediche, promossa dalla Società Medica di Santa Maria Nuova insieme alla Fondazione Santa Maria Nuova Ets.

Successivamente al seminario, sarà possibile partecipare ad una visita guidata gratuita al percorso museale dell’Ospedale di Santa Maria Nuova (Piazza Santa Maria Nuova, 1).

 

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Il Festival delle Medical Humanities 2023 sarà dedicato a Etica e tempo

Sandro-Spinsanti-Post-2-1000x600Organizzato dal Centro Studi dell’AO AL con Istituto Superiore della Sanità, SIMeN e Centro nazionale malattie rare

“Etica e tempo” è il titolo del Festival delle Medical Humanities 2023 in programma per le giornate di giovedì 26 e venerdì 27 ottobre: una due giorni di incontri online per soffermarsi e confrontarsi in modo multidisciplinare su questi due aspetti che ricoprono sempre più importanza negli ambiti sanitari e di cura.

La rassegna “Iconografia della Salute – Festival delle Medical Humanities” è co-organizzata, nell’ambito delle attività del Laboratorio di Health Humanities del Centro Nazionale Malattie Rare, dall’Istituto Superiore di Sanità insieme al Centro Studi Cura e Comunità per le Medical Humanities dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, ideatore e promotore dell’evento nelle tre edizioni precedenti, e alla Società Italiana di Medicina Narrativa.

Il Festival intende mettere a confronto i punti di vista di tutti coloro che partecipano alla cura, con un focus sulla correlazione tra i concetti di etica e di tempo e sulle modalità con cui la riflessione etica viene esercitata in tale ambito. Continua a leggere

Raccontare la medicina. Storie di sanità pubblica e di cura rispettosa

raccontareMercoledì 11 ottobre alle 17:00 presso il Salone del Commendatore del Presidio Ospedaliero Santo Spirito in Sassia (Borgo Santo Spirito 3, Roma) si terrà la presentazione di due volumi appena pubblicati da Il Pensiero Scientifico Editore: Di verità solo l’ombra. Storie di sanità pubblica  di Vittorio Fontana e I gatti della signora Augusta e altre storie slow di cura sobria e rispettosa  di Paola Arcadi, Marco Bobbio, Michela Chiarlo, Violetta Plotegher, Sandro Spinsanti, Sandra Vernero, Alfredo Zuppiroli.

L’incontro sarà occasione di confronto e riflessione sui complessi temi della medicina narrativa attraverso le parole di due libri che in modo diverso raccontano il bisogno di concentrarsi sulle esigenze dei pazienti per fornire una cura sobria e rispettosa che tenga conto dei reali bisogni di ciascuno: pazientimedici, operatori sanitari, ma anche cittadini intesi come cives e non necessariamente come utenti del sistema sanitario. Continua a leggere

La medicina narrativa nella ricerca e nella pratica clinica

Venerdì 9 giugno, dalle ore 15.00 alle 18.30 verrà presentato online il steprimo annuario della SIMeN – Società Italiana di Medicina Narrativa, “La medicina narrativa nella ricerca e nella pratica clinica”, a cura di Stefania Polvani.

L’annuario documenta e comunica a tutti il lavoro dei soci che a vario titolo hanno costruito e partecipato agli eventi del 2022. Certamente un annuario ha la sua ragion di esistere laddove c’è un mondo, in questo caso quello attorno a SIMeN e alla medicina narrativa, che desta interesse.

SIMeN ha organizzato moltissimi eventi e progetti di formazione e, anche per questo, ha contato soci in crescita costante negli ultimi due anni. Continua a leggere

La Medicina Narrativa come risorsa nella cura

2023 (1)L’importanza di una narrazione giusta e appropriata all’interno dei presidi di cura è un elemento fondamentale da tenere presente in una nuova organizzazione sanitaria. Lo ha sottolineato la Dott.ssa Cristina Cenci, antropologa e fondatrice di DNM – Digital Narrative Medicine, nel corso del Seminario “La Medicina Narrativa come risorsa nella cura: engagement delle associazioni dei pazienti e innovazione digitale” tenuto presso il Campus Universitario AOU Sant’Andrea di Roma nel Corso di Medicina Narrativa del Prof. Marco Testa.

Dopo la proiezione del docufilm “Rukije, un raggio di sole”, Cenci ha analizzato l’importanza della giusta narrazione e di un’appropriata comunicazione all’interno dei luoghi di cura. Continua a leggere

Le età della cura

età curaCiclo di conferenze online su narrazione e cura
Un viaggio in cinque tappe che esplora l’intero corso di vita, estendendosi ai territori, alle organizzazioni e alle comunità che abitiamo e animiamo. Una serie di appuntamenti in dialogo, dove a confrontarsi su narrazione e cura, con una formula sinfonica, sono varie voci: dai professionisti della salute ai ricercatori, passando per chi della scrittura ha fatto un mestiere.
Un ciclo di webinar rivolto a chi è interessato ad approfondire l’intima relazione che connette narrazione e cura, per capire come storie e narrazioni si riflettono su relazioni e contesti, lungo tutte le età della vita. Continua a leggere

“Il Narratore Ferito”: il bisogno di raccontare la malattia nell’opera di Arthur W. Frank curata da Christian Delorenzo

narratore ferito

È un viaggio nelle narrazioni, quello compiuto dal sociologo canadese Arthur W. Frank nel momento in cui teme di non avere più tempo a causa di una sospetta recidiva del tumore che lo aveva colpito pochi anni prima. Il narratore ferito nasce così, come un’impellente necessità di riunire storie attorno alla malattia, dare voce al corpo e rendergli la sua dimensione essenziale, anche nel racconto.

Il saggio di Frank, uno tra i classici della medicina narrativa, crea un dialogo continuo tra moltissime storie, non senza l’obiettivo etico di una comunicazione che è capace di farsi comunione. “Le persone malate – sottolinea Frank citando Linda Garro – possono aiutare gli altri a capire quello che conta davvero”.

La malattia, dunque, per Frank non è più solo evento accidentale, negativo, da arginare. Ma soprattutto non è una condizione da censurare, qualcosa che viene vissuto esclusivamente in privato e in silenzio, come accadeva invece negli anni Novanta del secolo scorso, quando Il narratore ferito viene pubblicato in prima edizione.

La malattia, per Frank, è parte della storia, in alcuni casi addirittura “occasione”. Sicuramente, inevitabilmente, rappresenta un cambiamento. E non riguarda solo la “persona malata” (non più ridotta a semplice “paziente”), ma coinvolge e modifica anche la realtà circostante.

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