Morire in braccio a ChatGPT

masterNel bel libro Morire in braccio alle grazie del 2017Sandro Spinsanti ci guida nella ricerca della “cura giusta nell’ultimo tratto di strada”, scegliendo come aiutanti le tre grazie della mitologia greca. Eufrosine (“il felice equilibrio”), Aglaia (“la serenità”) e Talia (“la pienezza”).

Eufrosine ci invita ad un  “cambio di passo”, al “giusto equilibrio tra interventi curativi e cure palliative. Ciò richiede il saper cambiare marcia quando la morte è inevitabile. Dall’accanimento terapeutico possiamo aspettarci solo una morte peggiore”. Aglaia riporta al centro l’importanza dell’autodeterminazione e il diritto alle disposizioni anticipate di trattamento, così come sancito anche dalla legge del dicembre 2017. Talia è in cerca di quella cura che consenta “la morte come compimento”, come autodeterminazione finale e non come corpo in braccio al dispositivo medico-sanitario.

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Arte e medicina: il medico, il paziente e la malattia nei secoli

arte e medicina gDal ciclo “Sette webconference sull’arte medica” nasce “Arte e medicina: il medico, il paziente e la malattia nei secoli” , il nuovo di Raffaele Domenici per Aonia Edizioni, che verrà presentato online  lunedì 20 febbraio alle ore 17.

Le espressioni artistiche nel loro complesso, le arti visive, la letteratura, il teatro, la musica rivestono un ruolo importante nell’educazione e nella formazione medica. Consentono di accrescere e di approfondire l’esperienza esistenziale dei sanitari e contribuiscono a promuovere la salute offrendo un supporto fondamentale per facilitare una maggior capacità di osservazione e di analisi.
In un tempo in cui la medicina ha compiuto tanti progressi in ambito scientifico e tecnologico, con il rischio però di disumanizzare la relazione tra medico e paziente, l’integrazione tra pratica medica e ambito umanistico costituisce un valore fondamentale per dar vita a un rapporto personalizzato tra il sanitario e la persona ammalata.

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