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Progetto «PERLA», certificati i centri dove si cura la persona, non solo la malattia

67f6aa9e51128Grazie al progetto nasce un «bollino» per riconoscere le strutture dove le cure sono fatte anche di ascolto, relazione, personalizzazione in base ai bisogni non solo clinici.
Curare un paziente non significa solo prescrivere medicine o trattamenti, ma anche saperlo ascoltare, instaurare una relazione proficua, avere cura della persona nel suo complesso e non solo pensare a «risolvere» la malattia. In alcune strutture c’è un’attenzione specifica a tutto ciò e da quest’anno esiste un riconoscimento che le certifica, il Percorso PERLA.

Certificazione

L’iniziativa, che ha il patrocinio della Società Italiana di Medicina Narrativa, nasce per affiancare alla misurazione dell’efficacia clinica delle prestazioni una valutazione del grado di personalizzazione psico-sociale della cura: partendo dal presupposto che il malato non è la sua malattia, ma una persona unica, l’obiettivo delle strutture sanitarie di qualunque genere dovrebbe essere offrire a ciascuno il suo percorso di cura «ideale», che tenga conto non solo delle caratteristiche della patologia ma che ascolti le esigenze dell’individuo.  Continua a leggere

“Medicina Narrativa, crocevia di competenze: stato dell’arte e prospettive future”, convegno il 15 maggio

Medicina NarrativaIl 15 maggio 2025, dalle 9 alle 13, presso l’Aula Magna Ex Distretto Militare di Ragusa Ibla (RG) si terrà il convegno dal titolo “Medicina Narrativa, crocevia di competenze: stato dell’arte e prospettive future”. L’iniziativa è organizzata dall’Università di Catania, nello specifico dal Dipartimento di Scienze Umanistiche, dal Dipartimento di Chirurgia generale e specialità medico-chirurgiche e dal Dipartimento di scienze mediche, chirurgiche e tecnologie avanzate  e dalla Struttura Didattica Speciale di Ragusa.

L’evento è accreditato per le professioni sanitarie e dà dritto a 5 crediti ECM. Per iscriversi occorre contattare l’indirizzo segreteria.comiso@logos-italia.it.

È previsto il servizio di interpretariato in LIS (Lingua Italiana dei Segni).

Seconda PhenoLab Summer School in Umbria: “La ferita che ci interroga. Fenomenologia e medicina narrativa in dialogo nelle pratiche di cura”

1745395900922In occasione della 2nd PhenoLab Summer School in Umbria, il PhenoLab è lieto di annunciare un side event in lingua italiana dal titolo “La ferita che ci interroga. Fenomenologia e medicina narrativa in dialogo nelle pratiche di cura”. L’evento si terrà sabato 7 Giugno a Foligno, presso Palazzo Trinci.

L’evento è aperto alla cittadinanza, agli esperti e studiosi di entrambi i settori, ai professionisti sanitari e agli operatori socio-assistenziali. La giornata di studio rappresenta un’opportunità di confronto e approfondimento per chiunque sia interessato alle nuove prospettive sulla cura centrata sulla persona.
L’iniziativa è organizzata cin il patrocinio della Società Italiana di Medicina Narrativa (SIMeN).

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Webconference “La donna e il dolore: tra biologia, medicina narrativa, esperienza e società”

Z-D4g9mgSYrsIl 29 aprile alle ore 15 si terrà online la conferenza “La donna e il dolore:  tra biologia, medicina narrativa, esperienza e società”. 
La percezione e la gestione del dolore nelle donne rappresentano un tema di crescente interesse scientifico e sociale, con implicazioni che spaziano dalla ricerca biologica all’organizzazione dei servizi sanitari. Questa webconference, promossa nell’ambito dell’iniziativa Bollini Rosa, si propone di esplorare il dolore femminile nelle sue molteplici dimensioni, integrando evidenze provenienti dalla medicina, dalla psicologia e dalle scienze sociali.
Le differenze di genere nella fisiopatologia del dolore sono ormai riconosciute: fattori biologici, ormonali e genetici influenzano la suscettibilità, la soglia del dolore e la risposta ai trattamenti. Tuttavia, la dimensione esperienziale e culturale è altrettanto rilevante: stereotipi di genere e credenze diffuse possono condizionare la diagnosi e la presa in carico, portando a una sottovalutazione del dolore nelle donne o a trattamenti inappropriati.
Attraverso il contributo di esperti di diverse discipline, l’evento offrirà una riflessione critica sul tema, con l’obiettivo di favorire un approccio più equo e personalizzato alla gestione del dolore femminile. La discussione sarà orientata a promuovere una maggiore consapevolezza tra i professionisti sanitari e la comunità, affinché il dolore delle donne sia riconosciuto e trattato con la dovuta attenzione, superando pregiudizi e barriere nell’accesso alle cure.

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Medicina narrativa: teoria, pratica clinica e formazione

67c17376a99d2031b80053f6Online 11 aprile 2025 – ore 16:00

La medicina narrativa rappresenta un approccio innovativo che integra la dimensione narrativa nella pratica clinica, nella formazione e nella ricerca sanitaria. La capacità di ascoltare e comprendere le storie dei pazienti, valorizzandone le esperienze soggettive, costituisce un elemento essenziale per migliorare la qualità dell’assistenza e rafforzare la relazione tra medico e paziente. Tuttavia, affinché la medicina narrativa possa essere applicata in modo sistematico ed efficace, è necessario definirne il perimetro teorico e individuare le migliori pratiche per la sua implementazione nella clinica e nella formazione dei professionisti della salute.

La webconference si propone di rispondere a tre quesiti fondamentali:

  • Che cos’è la medicina narrativa?
  • Come viene implementata nella pratica clinica?
  • Qual è il ruolo della medicina narrativa nella formazione ed educazione dei medici?

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“SapENDO un po’ di più”: sabato 15 marzo un evento per favorire conoscenza e consapevolezza sull’Endometriosi all’Aou Senese

Screenshot 2025-03-11 153232Marzo è il mese dedicato alla consapevolezza sull’Endometriosi, una patologia benigna che colpisce il 10-15% delle donne in età fertile, responsabile di dolore pelvico e infertilità con un forte impatto sulla qualità della vita. Per fare il punto della situazione e ampliare il range di conoscenze su questa malattia, il professor Errico Zupi, direttore UOC Ginecologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese ha organizzato un incontro divulgativo dal titolo “SapENDO un po’ di più”. L’evento, in programma sabato 15 marzo, dalle ore 9 alle 13, si svolge nell’aula 6 del centro didattico dell’ospedale Santa Maria alle Scotte e coinvolge direttamente le pazienti che racconteranno le loro storie ed esperienze anche con un approccio di medicina narrativa. Continua a leggere

Medicina narrativa: quando raccontare aiuta a curare

treatment-4099432_1920Un nuovo approccio che unisce cura e racconto
Immagina di entrare nello studio di un medico non solo per descrivere i sintomi fisici che ti affliggono, ma per raccontare la tua storia: emozioni, paure, speranze. E ora immagina che questo racconto diventi parte integrante del tuo percorso di cura, un elemento fondamentale per costruire un trattamento personalizzato. Questo è il cuore della medicina narrativa, un approccio innovativo che sta trasformando la relazione tra medico e paziente. La medicina narrativa si fonda su un’idea semplice ma rivoluzionaria: le parole e le immagini, usate con consapevolezza, possono avere un potere straordinario. Attraverso la narrazione, i pazienti riescono a comprendere meglio la propria condizione, mentre i medici, ascoltando e interpretando le storie, possono prendersi cura non solo della malattia, ma anche di tutti gli aspetti emotivi e sociali che la accompagnano.

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Memoria, Identità, Narrazione: una Conferenza Internazionale alla Sapienza

villa-mirafiori-3Dal 20 al 23 gennaio 2025 Roma ospiterà l’International Conference “MEMORY, IDENTITY, NARRATION”.

Organizzata dall’Università e-Campus negli spazi di Villa Mirafiori, sede del Dipartimento di Filosofia della Sapienza, la conferenza prevede un programma ricco di interventi, con numerosi relatori di rilevanza internazionale che discuteranno la relazione tra memoria, identità e narrazione.

Ampio spazio verrà dato anche alla medicina narrativa, con una tavola rotonda nella giornata di lunedì 20 gennaio. Interverrà, tra gli altri, Cristina Cenci, antropologa e founder di DNM, assieme a Marco Testa, Mauro Zampolini, Maria Giulia Marini e Vincenzo Alastra.

La Conferenza è ad ingresso libero e si terrà nell’aula V di Villa Mirafiori, in via Carlo Fea 2 e sarà trasmessa anche in streaming.

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Le parole-chiave di crisi e resilienza delle donne con tumore del seno avanzato individuate dal progetto NARR-ARTI

Alessandra-FabiSi tratta di un progetto di medicina narrativa digitale, supportato da strumenti di intelligenza artificiale generativa (Chat GPT 4.0) e condotto sulla piattaforma digitale DNMLab.IT. Protagoniste le pazienti in cura per un tumore del seno metastatico. I risultati consentiranno ai medici di cogliere in maniera dinamica e tempestiva la comparsa di tossicità nel corso delle cure e, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, di individuare le parole chiave della crisi, ma anche quelle della resilienza, sulle quali far leva per ottenere il massimo dalle cure contro il cancro. Questa innovativa progettualità, supportata in maniera non condizionata da AstraZeneca, è stata avviata dal Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS ed è attualmente in corso in diversi ospedali italiani e si sta avviando in alcuni Paesi Europei.

Come vive una donna con un tumore al seno metastatico e quali pensieri attraversano il suo quotidiano? La risposta verrà dal progetto NARR-ARTI, un monitoraggio narrativo digitale che, attraverso strumenti di intelligenza artificiale (Chat GPT 4.0) cercherà di individuare le ‘bandierine rosse’, cioè le parole chiave dei pensieri improntati alla negatività, che i medici curanti dovranno elaborare insieme alle pazienti, lavorando sulle tossicità, anche emotive ed esperienziali, che possono averle prodotte. Ma anche le ‘bandierine verdi’, quei raggi di luce di positività, che brillano anche all’interno di un percorso di cura oncologico, veri e propri lascia-passare al beneficio e al recupero, sui quali far leva per ottimizzare i risultati dei trattamenti e migliorare la qualità di vita. Saranno questi gli output di NARR-ARTI, un percorso di medicina narrativa digitale, coadiuvato da strumenti di intelligenza artificiale generativa, in corso al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, primo ospedale italiano ad aver messo in opera il progetto. Per la sua realizzazione, sostenuto da un contributo non condizionante di AstraZeneca, il Policlinico Gemelli si avvarrà della piattaforma digitale DNMLab.IT, ideata dalla PMI innovativa DNM Società Benefit Srl. La piattaforma DNM è uno strumento protetto di comunicazione, dedicato alle donne affette da questa patologia, una sorta di diario digitale che rileva il vissuto soggettivo delle pazienti, fornendo così ai medici una base di conoscenza inedita, un grande insight nel vissuto delle pazienti per migliorare i loro outcome di trattamento e la qualità di cura e di vita.

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“Le storie degli altri”: il 20 dicembre all’Università per Stranieri di Siena lo spettacolo finale del laboratorio sulla Medicina Narrativa

Screenshot 2024-12-16 113801Il 20 dicembre alle ore 19:30 presso l’Aula Magna dell’Università per Stranieri di Siena si svolgerà lo spettacolo finale del laboratorio teatrale sulla Medicina Narrativa ‘Le storie degli altri’, con la regia di Annalisa Bianco.
Lo spettacolo è il risultato delle attività del  laboratorio teatrale condotto da Annalisa Bianco con un approccio narrativo in medicina e nella mediazione culturale di ambito sanitario, che si è svolto a partire dal 21 febbraio 2024 presso la stessa Università.
Il progetto di Teatro Universitario si inserisce nel contesto dell’Università per Stranieri di Siena, che presenta alcune peculiarità: la presenza di stranieri, lo studio delle lingue e delle culture e la costruzione di una cultura del dialogo e del confronto partendo dalla reciproca conoscenza.
Come afferma la regista:
Siamo arrivati al momento fatidico nel quale un laboratorio teatrale diventa spettacolo. Abbiamo lavorato a lungo e intensamente e così le peculiarità di questo laboratorio sono diventate vere risorse. Tante persone, diverse tra loro, con età comprese tra i quindici e i sessant’anni: studenti dell’Unistrasi e studenti Unisi di Medicina, dipendenti dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, medici, infermieri, tutor della didattica, dipendenti amministrativi e poi due studentesse liceali, un farmacista, l’assistente tecnica di una scuola media superiore… Umanità varia ma tutta “molto umana”, capace di immergersi nelle storie degli altri con slancio, consapevolezza e sensibilità. Siamo stati accompagnati in questo percorso dal dott. Ahmad Al Rousan di Medici senza Frontiere e con cura da docenti e ricercatori Unistrasi degli spoke 3 e 10 del programma THE, che hanno condiviso esperienze e conoscenze sul fertile incontro tra i mondi del sapere medico e umanistico, nonché risorse materiali perla realizzazione stessa del laboratorio.

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