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Scrivere per “sentirmi viva” dopo il cancro

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Articolo di Elisabetta Iannelli su Repubblica.it

“Che la scrittura avesse potere terapeutico me lo avevano raccontato prima i libri ed in seguito qualche medico più illuminato fortunatamente incontrato tra le vie della mia storia. Ed è capitato per caso che, nel tentativo di rimanere a galla in uno di quei periodi in cui ho sentito altissimo il rischio di annegare tra i miei drammi, io abbia visto nella penna e nei fogli bianchi una benevola, salvifica ancora di salvezza. <<Per sentirmi viva>> è nato così. Poi è accaduto che il genio (o la follia) di qualcuno abbia trovato buono il mio lavoro ed abbia ritenuto di volerci scommettere, un teatro si sia unito al progetto ed un cast di attori lasciati coinvolgere. Sono grata, felice ed orgogliosa. Quest’avventura è ricca di passione, emozione e risate condivise con dei compagni di viaggio davvero speciali. Leggo sulla locandina, lì in alto a sinistra, il mio nome, ed il mio cuore balla per la gioia. Sono tornata a galla.”

Con queste parole Simona Amorese ci fa entrare nella sua vita e nel mondo della medicina narrativa  dimostrando (ove mai ve ne fosse bisogno), con forza e semplicità, la potente efficacia della narrazione nel  tornare alla vita dopo una diagnosi di tumore. Continua a leggere