NARR-ARTI, il progetto al Policlinico Gemelli che unisce medicina narrativa e intelligenza artificiale per valorizzare la storia e i bisogni di ogni persona

Screenshot 2025-06-30 150757Durante una visita, le parole a volte non bastano per esprimere tutto ciò che si prova. Emozioni, aspettative, il vissuto quotidiano della terapia: ogni dettaglio è fondamentale.

Per questo, al Policlinico Gemelli nasce NARR-ARTI: un progetto per ascoltare la voce delle pazienti affette da tumore alla mammella, per dare valore alla loro storia.

Come spiega la dott.ssa Alessandra Fabi, attraverso il diario in digitale DNMLab, protetto e personale, si potrà raccontare la propria esperienza con la patologia, le cure, i medici.

L’intera esperienza diventa parte integrante di un percorso di cura personalizzato in cui i professionisti del Policlinico Gemelli sapranno identificare al meglio le esigenze di ogni persona.

Guarda l’intervista alla dott.ssa Alessandra Fabi.

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Pubblicato sulla rivista ESMO l’articolo “Sexual health in cancer care: a narrative review and position statement from the Italian Association of Medical Oncology (AIOM)”

È stato recentemente pubblicato sulla rivista ESMO Open dell’European Society for Medical Oncology l’articolo “Sexual health in cancer care: a narrative review and position statement from the Italian Association of Medical Oncology (AIOM)”.
La disfunzione sessuale è un tema spesso sottovalutato e poco affrontato in oncologia a causa della mancanza di comunicazione con i professionisti sanitari, ma anche della convinzione che sia una conseguenza comune e inevitabile della malattia e del suo trattamento terapeutico. Negli ultimi anni, con i tassi di sopravvivenza notevolmente migliorati, si è prestata maggiore attenzione ai fattori che contribuiscono a definire la qualità della vita e in particolare alla salute sessuale, che comprende dimensioni fisiche, psicologiche ed emotive.
Un gruppo di lavoro dedicato dell’AIOM si è formato per offrire una panoramica aggiornata e un position statement sul tema, attraverso una revisione della letteratura, includendo approfondimenti specifici sulla prevalenza, le terapie disponibili e i percorsi terapeutici dedicati.

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Medicina narrativa, al via il corso ISS–SIMeN per i responsabili della formazione delle aziende sanitarie

Screenshot 2025-06-05 124559C’è tempo fino al 30 giugno per iscriversi.

L’Istituto Superiore di Sanità (Iss), tramite il Laboratorio di Health Humanities del Centro Nazionale Malattie Rare, in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Narrativa (SIMeN) – in continuità con il progetto “LIMeNar – Uso e contesti applicativi delle Linee di Indirizzo per l’utilizzo della Medicina Narrativa in ambito clinico-assistenziale e associativo” – promuove il corso “Formazione e Medicina narrativa. Competenze, Leadership, Innovazione” dedicato ai responsabili della formazione delle aziende sanitarie e ospedaliero-sanitarie e finalizzato a rafforzare le competenze progettuali nell’ambito della formazione continua, valorizzando l’integrazione della medicina narrativa nei percorsi formativi.

Il percorso prevede attività in presenza, moduli online e lavoro di gruppo guidato per elaborare progetti pronti per essere implementati nelle proprie aziende.

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Progetto «PERLA», certificati i centri dove si cura la persona, non solo la malattia

67f6aa9e51128Grazie al progetto nasce un «bollino» per riconoscere le strutture dove le cure sono fatte anche di ascolto, relazione, personalizzazione in base ai bisogni non solo clinici.
Curare un paziente non significa solo prescrivere medicine o trattamenti, ma anche saperlo ascoltare, instaurare una relazione proficua, avere cura della persona nel suo complesso e non solo pensare a «risolvere» la malattia. In alcune strutture c’è un’attenzione specifica a tutto ciò e da quest’anno esiste un riconoscimento che le certifica, il Percorso PERLA.

Certificazione

L’iniziativa, che ha il patrocinio della Società Italiana di Medicina Narrativa, nasce per affiancare alla misurazione dell’efficacia clinica delle prestazioni una valutazione del grado di personalizzazione psico-sociale della cura: partendo dal presupposto che il malato non è la sua malattia, ma una persona unica, l’obiettivo delle strutture sanitarie di qualunque genere dovrebbe essere offrire a ciascuno il suo percorso di cura «ideale», che tenga conto non solo delle caratteristiche della patologia ma che ascolti le esigenze dell’individuo.  Continua a leggere

“Medicina Narrativa, crocevia di competenze: stato dell’arte e prospettive future”, convegno il 15 maggio

Medicina NarrativaIl 15 maggio 2025, dalle 9 alle 13, presso l’Aula Magna Ex Distretto Militare di Ragusa Ibla (RG) si terrà il convegno dal titolo “Medicina Narrativa, crocevia di competenze: stato dell’arte e prospettive future”. L’iniziativa è organizzata dall’Università di Catania, nello specifico dal Dipartimento di Scienze Umanistiche, dal Dipartimento di Chirurgia generale e specialità medico-chirurgiche e dal Dipartimento di scienze mediche, chirurgiche e tecnologie avanzate  e dalla Struttura Didattica Speciale di Ragusa.

L’evento è accreditato per le professioni sanitarie e dà dritto a 5 crediti ECM. Per iscriversi occorre contattare l’indirizzo segreteria.comiso@logos-italia.it.

È previsto il servizio di interpretariato in LIS (Lingua Italiana dei Segni).

Arte, benessere, salute: saperi in connessione – Webconference 19 e 20 settembre 2025

_hlTOV-msx8xNegli ultimi anni si è consolidato un crescente interesse verso l’integrazione tra linguaggi artistici, pratiche culturali e percorsi di cura, con l’obiettivo di promuovere la salute e il benessere delle persone e delle comunità. La relazione tra arte e salute non rappresenta soltanto un ambito emergente di ricerca e sperimentazione, ma anche un terreno fertile per la costruzione di alleanze tra mondi tradizionalmente distinti: quello sanitario, quello artistico-culturale e quello sociale.

Esperienze condotte a livello nazionale e internazionale dimostrano come l’arte, nelle sue diverse forme, visive, performative, narrative, musicali, possa incidere positivamente sulla qualità della vita, sostenere i processi di cura, favorire l’empowerment dei pazienti, dei cittadini e dei professionisti, e contribuire a generare ambienti più accoglienti, relazioni più umane e percorsi più sostenibili. In quest’ottica, l’arte si configura come strumento di promozione della salute, nel solco della definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che pone al centro non solo l’assenza di malattia, ma la capacità di adattamento e di auto gestirsi di fronte alla sfide sociali, fisiche ed emotive” per raggiungere il pieno benessere fisico, mentale e sociale.

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Coltivare l’empatia per una cura migliore: il 6 giugno la Giornata Mondiale dell’Empatia

-X4uhEi13URhIn occasione della Giornata Mondiale dell’Empatia, il Gruppo Italiano Formazione Sanitaria e Professioni (GIFSP) promuove un momento di riflessione e confronto dal titolo Coltivare l’empatia per una cura migliore, per sottolineare come l’empatia, lungi dall’essere una generica disposizione affettiva, rappresenti una risorsa fondamentale per migliorare la qualità delle relazioni di cura e, più in generale, per promuovere benessere nei contesti socio-sanitari, educativi e familiari.
Nel corso dell’incontro verranno esplorate, attraverso contributi scientifici, esperienze narrative e dati di ricerca, le molteplici dimensioni in cui l’empatia si manifesta e produce effetti tangibili. La prima parte della webconferenza sarà dedicata a una riflessione teorica sulla natura dell’empatia come dimensione della salute positiva, interrogandosi sulla sua misurabilità e sul suo valore trasformativo per i sistemi di cura. A seguire, verranno approfondite alcune aree tematiche centrali per la pratica quotidiana di operatori e operatrici: le differenze di genere nella percezione e nell’espressione empatica; il ruolo dell’empatia nel promuovere la soddisfazione professionale e nel contrastare il senso di inefficacia e l’abbandono del ruolo; l’importanza di una comunicazione empatica come fattore di qualità e sicurezza dell’assistenza; le connessioni tra empatia, contesto scolastico e dinamiche familiari; il rapporto tra empatia e burnout, in una prospettiva critica e fondata sulle evidenze.
L’intento è duplice: da un lato, promuovere una maggiore consapevolezza delle implicazioni concrete dell’empatia nei diversi ambiti di intervento; dall’altro, offrire spunti operativi per formare, sostenere e valorizzare questa competenza relazionale tanto necessaria quanto spesso trascurata.

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Medicina narrativa: teoria, pratica clinica e formazione. Video disponibili

Sono disponibili le registrazioni degli interventi dell’incontro su Facebook nel gruppo Empatia. Impararla e insegnarla.

Entra nel gruppo e guarda l’intervento della professoressa Maria Vaccarella della University of Bristol:
https://www.facebook.com/groups/944393881097752

online

Diventa membro se hai interesse per l’argomento.

È una iniziativa Gruppo Italiano Felicità, con il patrocinio di AIQUAV e Aonia Edizioni

 

 

Seconda PhenoLab Summer School in Umbria: “La ferita che ci interroga. Fenomenologia e medicina narrativa in dialogo nelle pratiche di cura”

1745395900922In occasione della 2nd PhenoLab Summer School in Umbria, il PhenoLab è lieto di annunciare un side event in lingua italiana dal titolo “La ferita che ci interroga. Fenomenologia e medicina narrativa in dialogo nelle pratiche di cura”. L’evento si terrà sabato 7 Giugno a Foligno, presso Palazzo Trinci.

L’evento è aperto alla cittadinanza, agli esperti e studiosi di entrambi i settori, ai professionisti sanitari e agli operatori socio-assistenziali. La giornata di studio rappresenta un’opportunità di confronto e approfondimento per chiunque sia interessato alle nuove prospettive sulla cura centrata sulla persona.
L’iniziativa è organizzata cin il patrocinio della Società Italiana di Medicina Narrativa (SIMeN).

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Webconference “La donna e il dolore: tra biologia, medicina narrativa, esperienza e società”

Z-D4g9mgSYrsIl 29 aprile alle ore 15 si terrà online la conferenza “La donna e il dolore:  tra biologia, medicina narrativa, esperienza e società”. 
La percezione e la gestione del dolore nelle donne rappresentano un tema di crescente interesse scientifico e sociale, con implicazioni che spaziano dalla ricerca biologica all’organizzazione dei servizi sanitari. Questa webconference, promossa nell’ambito dell’iniziativa Bollini Rosa, si propone di esplorare il dolore femminile nelle sue molteplici dimensioni, integrando evidenze provenienti dalla medicina, dalla psicologia e dalle scienze sociali.
Le differenze di genere nella fisiopatologia del dolore sono ormai riconosciute: fattori biologici, ormonali e genetici influenzano la suscettibilità, la soglia del dolore e la risposta ai trattamenti. Tuttavia, la dimensione esperienziale e culturale è altrettanto rilevante: stereotipi di genere e credenze diffuse possono condizionare la diagnosi e la presa in carico, portando a una sottovalutazione del dolore nelle donne o a trattamenti inappropriati.
Attraverso il contributo di esperti di diverse discipline, l’evento offrirà una riflessione critica sul tema, con l’obiettivo di favorire un approccio più equo e personalizzato alla gestione del dolore femminile. La discussione sarà orientata a promuovere una maggiore consapevolezza tra i professionisti sanitari e la comunità, affinché il dolore delle donne sia riconosciuto e trattato con la dovuta attenzione, superando pregiudizi e barriere nell’accesso alle cure.

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