Parole che curano: il corso universitario dove la narrazione si fa medicina
«Le Parole che curano sono quelle narrazioni che apportano benessere alla salute umana» si legge in una nota.
L’edizione 2023 incentrata sulle “scienze culturali della medicina” – L’edizione 2023 del corso si concentra sulle cosiddette Medical Humanities, «ovvero quelle che i filologi Bernegger e Malacrida definiscono “scienze culturali della medicina».
«Oggi i medici non devono essere solo tecnici che si occupano in modo impersonale delle malattie delle persone, ma devono invece sviluppare le capacità di ascolto profondo. Con il nostro corso sulle Parole che curano vogliamo offrire ai nostri studenti – i professionisti di domani – una formazione scientifica che non tralascia l’aspetto umano» – sostiene Giovanni Pedrazzini, Decano della Facoltà di scienze biomediche dell’USI.
Il corso coordinato dal Prof. Enzo Grossi – Il corso, coordinato dal Prof. Enzo Grossi, si svilupperà in sette lezioni aperte al pubblico in cui scienziati di alto livello ed esponenti del mondo culturale, si alterneranno nell’esposizione della materia. Partendo dall’assunto di base dell’intera disciplina Cultura e Salute, la quale concepisce mente e corpo come un’unità, il corso vuole approfondire questo legame e fornire chiavi interpretative al ruolo esercitato dalle parole e della narrativa sul benessere delle persone.
«Il benessere delle persone passa anche dalla capacità espressiva delle arti – dichiara Roberto Badaracco, Vicesindaco e Capodicastero della Divisione Cultura, Sport ed Eventi della Città di Lugano – il corso Cultura e Salute vuole proprio essere uno strumento in più per la comprensione di questo legame e rendere più chiaro il potere che emozioni, cultura e narrazione esercitano sulla nostra salute».