MEDINAL: la Medicina Narrativa per la personalizzazione del percorso di pazienti con Alzheimer

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L’applicazione della Medicina Narrativa per la personalizzazione del percorso dei pazienti con Alzheimer è una delle proposte di Digital Narrative Medicine (DNM), che nel 2018 ha avviato il progetto MEDINAL in collaborazione con l’Ospedale Careggi di Firenze, ottenendo risultati positivi e un riscontro incoraggiante da parte dei caregivers.

Sono circa 1 milione, in Italia, le persone malate di demenza, di cui la maggior parte affette da Alzheimer. Questa malattia, complessa e multifattoriale (che di solito si sviluppa dopo i 65 anni) ha una forte componente genetica. Si ritiene che la maggior parte dei casi sia causata dall’interazione di diversi fattori di predisposizione genetica con fattori ambientali.

Sebbene la comprensione della malattia continui a migliorare, al momento non esiste una cura. I farmaci disponibili mirano principalmente a rallentare il declino cognitivo e ridurre alcuni disturbi comportamentali. Per comprendere meglio le origini della malattia, una delle principali sfide della Ricerca è quella di caratterizzare meglio i suoi fattori di rischio identificando i processi fisiopatologici in gioco e, quindi, proporre nuovi bersagli terapeutici. Due docenti di Neurologia dell’Università di Firenze, il prof. Sandro Sorbi e la prof.ssa Benedetta Nacmias (rispettivamente Past President e Vice Presidente di Airalzh – Associazione Italiana Ricerca Alzheimer) sono stati convolti nello studio del genoma relativo al più grande gruppo di malati di Alzheimer analizzato finora. La ricerca, che è stata pubblicata sulla rivista Nature Genetics, ha individuato 75 regioni del genoma associate alla patologia, 42 delle quali mai state implicate in precedenza nella malattia.

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