Medical Humanities come vaccino contro le difficoltà delle relazioni di cura

Nel 1919 Sir William Osler tenne ad Oxford il suo ultimo discorso pubblico sull’eterno dualismo tra scienze mediche e scienze umanistiche (Humanities), auspicando una riunificazione. Rivisitato ai giorni nostri il suo discorso cosa può davvero insegnare ai medici moderni altamente tecnologici, divenuti oramai fornitori o erogatori di servizi nei confronti dei pazienti divenuti di contro consumatori?  Il messaggio di Osler è ancora valido ed utile o continuerà ad essere considerato una pretesa intellettuale?

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Umanizzazione delle cure in Italia esempio per il mondo

I risultati del progetto HuCare-2 promosso da AIOM e MEDeA, presentati al Congresso della American Society of Clinical Oncology (ASCO) di Chicago. Coinvolti 772 pazienti di 15 diversi reparti oncologici italiani, equamente distribuiti su tutto il territorio nazionale L’umanizzazione delle cure contro il cancro negli ospedali italiani diventa un esempio da seguire nel resto del mondo.

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Tumore al seno: quando il virtuale incontra il reale

Si parlerà anche di medicina narrativa digitale al convegno: “Tumore al seno – Quando il virtuale incontra il reale: le terapie curano, le relazioni guariscono”, in programma sabato 15 giugno, alle 14.30, presso l’Auditorium del Gonfalone in Roma. Interventi di: Lara Facondi, Salvo Catania, Adriana Bonifacino, Marco Testa, Carmen Vogani, Chiara Fratesi, Franco Bellizzi, Sandro Spinsanti, Elvira Colella.

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Medici e pazienti, dove nasce il conflitto

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Molti oggi si chiedono se vi sia un altro “teatro della cura”, dove sia possibile il dialogo medico-paziente, con uno scambio e un ascolto. Ma per scoprire nuove risorse e attivarle, scrive Tiziana Amori è necessario introdurre un’altra retorica della cura, un diverso ordine simbolico, un linguaggio e un lessico che siano in grado di dare una nuova struttura alla relazione medico-paziente.

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