Medical Humanities come vaccino contro le difficoltà delle relazioni di cura
Nel 1919 Sir William Osler tenne ad Oxford il suo ultimo discorso pubblico sull’eterno dualismo tra scienze mediche e scienze umanistiche (Humanities), auspicando una riunificazione. Rivisitato ai giorni nostri il suo discorso cosa può davvero insegnare ai medici moderni altamente tecnologici, divenuti oramai fornitori o erogatori di servizi nei confronti dei pazienti divenuti di contro consumatori? Il messaggio di Osler è ancora valido ed utile o continuerà ad essere considerato una pretesa intellettuale?