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Medicina narrativa, per curare la persona e non solo la malattia

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«Nelle linee guida che la comunità medico scientifica segue quale indirizzo per le proprie scelte cliniche, si parla di malattia ma non dei malati. La medicina narrativa cerca di vedere la persona e la sua malattia nel loro insieme perché entrambe vanno curate: per questo abbiamo dedicato l’apertura del nostro Congresso Nazionale alla medicina narrativa. In tal senso, è interessante osservare che nel 70% dei casi, il medico interrompe il racconto del paziente sui sintomi e malattia dopo soli diciotto secondi e non stupisce che molte delle diagnosi errate siano proprio dovute al non corretto ascolto del paziente. Certo, non è un caso che oggi sia sempre più sentita l’esigenza di questa forma di comunicazione a fronte dei tempi così contingentati che gli specialisti sono tenuti a rispettare per la visita del paziente. La medicina narrativa è uno strumento che rende possibile il passaggio dal curare al prendersi cura e aiuta il medico a focalizzarsi sulle informazioni utili per una corretta diagnosi».
Lo ha dichiarato qualche tempo fa a Roma Vincenzo Toscano, presidente nazionale dell’AME (Associazione Medici Endocrinologi), durante uno degli eventi paralleli del Congresso Nazionale 2016 della stessa AME. continua a leggere