Al Policlinico Gemelli un progetto di medicina narrativa digitale

Alessandra-FabiLe parole-chiave di crisi e resilienza delle donne con tumore del seno avanzato individuatedal progetto Narr-Arti attraverso strumenti di intelligenza artificiale generativa (Chat Gpt 4.0).

Come vive una donna con un tumore al seno metastatico e quali pensieri attraversano il suo quotidiano? La risposta verrà dal progetto Narr-Arti, un monitoraggio narrativo digitale che, attraverso strumenti di intelligenza artificiale (Chat GPT 4.0) cercherà di individuare le ‘bandierine rosse’, cioè le parole chiave dei pensieri improntati alla negatività, che i medici curanti dovranno elaborare insieme alle pazienti, lavorando sulle tossicità, anche emotive ed esperienziali, che possono averle prodotte. Ma anche le ‘bandierine verdi’, quei raggi di luce di positività, che brillano anche all’interno di un percorso di cura oncologico, veri e propri lascia-passare al beneficio e al recupero, sui quali far leva per ottimizzare i risultati dei trattamenti e migliorare la qualità di vita. Saranno questi gli output di Narr-Arti, un percorso di medicina narrativa digitale, coadiuvato da strumenti di intelligenza artificiale generativa, in corso al Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs, primo ospedale italiano ad aver messo in opera il progetto. Per la sua realizzazione, sostenuto da un contributo non condizionante di AstraZeneca, il Policlinico Gemelli si avvarrà della piattaforma digitale DNMLab, ideata dalla PMI innovativa DNM Società Benefit Srl. La piattaforma Dnm è uno strumento protetto di comunicazione, dedicato alle donne affette da questa patologia, una sorta di diario digitale che rileva il vissuto soggettivo delle pazienti, fornendo così ai medici una base di conoscenza inedita, un grande insight nel vissuto delle pazienti per migliorare i loro outcome di trattamento e la qualità di cura e di vita.

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“Le storie degli altri”: il 20 dicembre all’Università per Stranieri di Siena lo spettacolo finale del laboratorio sulla Medicina Narrativa

Screenshot 2024-12-16 113801Il 20 dicembre alle ore 19:30 presso l’Aula Magna dell’Università per Stranieri di Siena si svolgerà lo spettacolo finale del laboratorio teatrale sulla Medicina Narrativa ‘Le storie degli altri’, con la regia di Annalisa Bianco.
Lo spettacolo è il risultato delle attività del  laboratorio teatrale condotto da Annalisa Bianco con un approccio narrativo in medicina e nella mediazione culturale di ambito sanitario, che si è svolto a partire dal 21 febbraio 2024 presso la stessa Università.
Il progetto di Teatro Universitario si inserisce nel contesto dell’Università per Stranieri di Siena, che presenta alcune peculiarità: la presenza di stranieri, lo studio delle lingue e delle culture e la costruzione di una cultura del dialogo e del confronto partendo dalla reciproca conoscenza.
Come afferma la regista:
Siamo arrivati al momento fatidico nel quale un laboratorio teatrale diventa spettacolo. Abbiamo lavorato a lungo e intensamente e così le peculiarità di questo laboratorio sono diventate vere risorse. Tante persone, diverse tra loro, con età comprese tra i quindici e i sessant’anni: studenti dell’Unistrasi e studenti Unisi di Medicina, dipendenti dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, medici, infermieri, tutor della didattica, dipendenti amministrativi e poi due studentesse liceali, un farmacista, l’assistente tecnica di una scuola media superiore… Umanità varia ma tutta “molto umana”, capace di immergersi nelle storie degli altri con slancio, consapevolezza e sensibilità. Siamo stati accompagnati in questo percorso dal dott. Ahmad Al Rousan di Medici senza Frontiere e con cura da docenti e ricercatori Unistrasi degli spoke 3 e 10 del programma THE, che hanno condiviso esperienze e conoscenze sul fertile incontro tra i mondi del sapere medico e umanistico, nonché risorse materiali perla realizzazione stessa del laboratorio.

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Ematologia Barletta: un nuovo innovativo percorso di medicina narrativa digitale per la personalizzazione delle cure

foto12Lunedì 11 novembre alle ore 10 al Polo Universitario dell’ospedale Dimiccoli di Barletta è stato presentato EmaNar, il primo progetto italiano di medicina narrativa digitale in ambito ematologico rivolto ai pazienti con mieloma e leucemia linfatica cronica.

L’iniziativa è coordinata dal dottor Giuseppe Tarantini, direttore della Unità operativa complessa di Ematologia dell’ospedale Dimiccoli di Barletta e responsabile del progetto e ha l’obiettivo di facilitare la condivisione del processo decisionale terapeutico tra team clinico e paziente e sviluppare percorsi di cura personalizzati.

Nell’arco di 18 mesi il progetto – in fase già operativa – coinvolgerà almeno 50 pazienti e un team clinico multidisciplinare con specialisti in ematologia e in psico-oncologia. Il percorso prevede l’utilizzo del diario narrativo digitale DNMLab ideato alla PMI innovativa DNM-Digital Narrative Medicine Società Benefit. Il progetto è stato realizzato con il contributo con condizionante di Astrazeneca.

La medicina narrativa consente l’analisi dettagliata del modo in cui il paziente vive la sua malattia e il suo percorso di cura e permette al clinico una comprensione maggiore delle condizioni del paziente, tale da personalizzare la terapia.

Le Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità definiscono la medicina narrativa “una metodologia d’intervento clinico-assistenziale basata su una specifica competenza comunicativa. La narrazione è lo strumento fondamentale per acquisire, comprendere e integrare i diversi punti di vista di quanti intervengono nella malattia e nel processo di cura. Il fine è la costruzione condivisa di un percorso di cura personalizzato (storia di cura)”. (Conferenza di Consesso ISS, 2015).

Quando si parla di medicina narrativa, o narrative-based medicine, si fa dunque riferimento a una relazione di cura che focalizza l’intervento non solo sulla malattia, ma soprattutto sulla persona.

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All’Università di Udine gli Stati Generali Itineranti per l’Umanizzazione delle Cure e il Benessere Organizzativo

https___cdn.evbuc.com_images_888803153_1963372429513_1_originalIl 30 novembre 2024 ad Udine si svolgeranno gli Stati Generali Itineranti per l’Umanizzazione delle Cure e il Benessere Organizzativo.

Il convegno rappresenta l’evento di divulgazione scientifica promosso dall’Università degli Studi di Udine, polo economico-giuridico, per fissare una pietra miliare volta ad aprire, costruire e sviluppare una visione di sistema per un SSN sostenibile basato sull’Umanizzazione delle Cure e sul Benessere Organizzativo.

Interverranno relatori di rilevanza nazionale e internazionale che tratteranno temi di forte impatto sociale, sia dal punto di vista clinico-assistenziale, sia sotto l’aspetto organizzativo-gestionale. Ospite d’eccezione sarà la Professoressa Rita Charon della Columbia University, pioniera della Medicina Narrativa, che condividerà le sue esperienze con tutti i partecipanti.

L’evento è stato accreditato per n. 200 partecipanti presso il Ministero della Salute come da programma Ministeriale di Educazione Continua in Medicina per tutte le Professioni e Discipline.

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Medicina Narrativa, il 4 novembre a Roma la presentazione del libro “La postura narrativa” di Paolo Trenta

IMG_4924Lunedì 4 novembre Paolo Trenta presenterà a Roma il suo ultimo libro “La postura narrativa. I modi di essere della cura”, edito da Castelvecchi Editore.

L’appuntamento è alle ore 18 presso la libreria Libraccio in Via Nazionale 254/255, a due passi da Piazza della Repubblica.

Il libro, che contiene un’introduzione di Stefania Polvani, sociologa e già presidente SIMeN, sarà presentato dall’autore, Paolo Trenta, sociologo, esperto in formazione e comunicazione in ambito della sanità pubblica, e membro del direttivo SIMeN. Dialogano con l’autore Marco Testa, cardiologo e docente universitario presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea di Roma e Massimo Fioranelli, professore di fisiologia all’Università G. Marconi e responsabile del Centro di Cardiologia e Medicina Integrata della clinica Sanatrix di Roma.

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Quinta edizione del Corso FAD ECM – Corso Avanzato per Facilitatori di Laboratorio di Medicina Narrativa

462364631_18288547240226652_7216250034457268821_nÈ in partenza a novembre la quinta edizione del Corso FAD ECM – Corso Avanzato per Facilitatori di Laboratorio di Medicina Narrativa. Il corso, promosso da SIMeN, è riservato a Facilitatori di Medicina Narrativa di livello base. Il Responsabile Scientifico è il Dott. Paolo Trenta, che è anche Coordinatore del corso assieme alla Dott.ssa Nicoletta Suter.
Questo progetto formativo per facilitatori nasce dall’esigenza di preparare formatori in grado di gestire a livello avanzato laboratori nei quali sviluppare ed allenare le competenze narrative, con il fine diffondere la medicina narrativa nei luoghi di cura ed educativi quale “metodologia di intervento clinico assistenziale”. (ISS, 2015).

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Ultimi giorni per iscriversi alla III edizione del Master Executive Cultura & Salute: approfittane entro il 15 ottobre!

csDal 2021 CCW School realizza il Master Executive Cultura & Salute, unico in Italia, dedicato alle connessioni e all’operatività integrata e sistemica di diverse professionalità provenienti dai mondi della Cultura, della Sanità e del Sociale. Per decisori, operatori e operatrici del mondo della pubblica amministrazione, del terzo settore, degli investitori sociali e delle imprese.

Sfide complesse, fenomeni dinamici e multifattoriali impongono azioni intersettoriali. Vuoi abitare la complessità, cogliere le opportunità in corso di ridisegno dei sistemi, migliorando la lettura degli scenari, acquisendo competenze trasversali per disegnare azioni, strategie, politiche? Per progettare e agire per generare impatto dalla partecipazione e dall’espressione culturale per il ben-essere individuale e sociale, in un quadro di equità?

Iscriviti a un percorso che crea comunità, sviluppato con una faculty d’eccezione di soci, socie e del network di CCW, le partnership scientifiche di DoRS-Centro di Documentazione per la Promozione della Salute Regione Piemonte per la Sanità e Fondazione Fitzcarraldo per la Cultura, con la collaborazione di COREP – Consorzio per la Ricerca e l’Educazione Permanente.

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Alessandria, Festival delle Medical Humanities 2024: “Parola e Relazione”

Screenshot_20241007-182558_All-PDF-ReaderAl via dal 15 ottobre ad Alessandria la quinta edizione del Festival delle Medical Humanities “Iconografia della Salute”, l’evento annuale organizzato dal Centro Studi dedicato del DAIRI – Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione – con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, dedicato alla relazione tra salute, arte e comunità.

Il tema centrale del 2024 sarà “Parola e Relazione”, con un focus sull’importanza dei linguaggi utilizzati da medici, pazienti e familiari per costruire una solida alleanza terapeutica e migliorare il percorso di cura. Sei giornate di incontri, laboratori e attività interattive permetteranno quindi di esplorare come la parola e la relazione possano incidere positivamente sul dialogo tra i diversi attori del sistema sanitario, favorendo un approccio più umano e comprensivo nella cura delle persone. Il programma, che proseguirà fino al 20 ottobre, è molto ricco e vedrà per il primo anno il coinvolgimento di numerose associazioni che da tempo collaborano con l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria, nonché enti del territorio.

Martedì 15 ottobre vedrà ben due presentazioni di libri: “I microbi salveranno il mondo? Proteggerli per sopravvivere”, di Duccio Cavalieri presso l’Istituto A. Volta di Alessandria alle ore 10, durante la quale interverranno anche Alessio Pini Prato, Direttore di Chirurgia Pediatrica, e Andrea Rocchetti, Direttore di Microbiologia e Virologia, e “La postura narrativa. I modi di essere della cura” di Paolo Trenta alle ore 16 nel Salone di Rappresentanza dell’AOU AL con Davide Dealberti, Direttore di Ostetricia e Ginecologia, Luigi Castello, Direttore di Medicina Interna, e Marco Polverelli, Direttore del Dipartimento di Riabilitazione.

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Torna il Concorso Nazionale “Quirino Maggiore”, grande attesa per il premio di medicina narrativa applicato alla nefrologia

Concorso_Quirino_Maggiore_2023_webL’appuntamento è per il 13 ottobre in Palazzo Vecchio (dalle 15 alle 17 presso la Sala D’Arme) a Firenze per la premiazione della quinta edizione del Concorso “Quirino Maggiore” di Narrativa breve, Poesia e Fotografia, in nefrologia, dialisi e trapianto. Il concorso, aperto a due diverse sezioni riservate: una ai pazienti, l’altra a familiari, caregivers e personale delle nefrologie, dialisi e trapianto, che ha preso il via nel 2018, ritorna in una consueta domenica di ottobre per chi ha ancora voglia di raccontare, di raccontarsi, di ascoltare, di condividere e partecipare, con una poesia, un racconto o un’immagine, avendo capito, dopo l’esperienza Covid, l’importanza di stare insieme e non solo fisicamente.

Anche in questa quinta edizione del concorso resta  centrale il tema libero per ognuna delle tre diverse sezioni (narrativa, poesia e fotografia), pur focalizzando una dedica da parte degli organizzatori rivolta allo “stato di salute” del nostro Sistema Sanitario Nazionale – “…una delle cose migliori fatte dal dopoguerra ad oggi, ovvero quel sistema che ha lo scopo di garantire a tutti i cittadini l’attuazione dell’articolo 32 della Costituzione Italiana “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”, affinché non abbia mai a trovarsi anch’esso nella condizione di malato speciale, come lo sono del resto tutti i malati”.

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Pubblicato l’articolo di Polvani, Palla e Turchetti “Narrative Medicine: theory, clinical practice and education – a scoping review”

bmclogo6_È stato da poco pubblicato sulla rivista BMC Health Services Research un importante articolo dal titolo “Narrative Medicine: theory, clinical practice and education – a scoping review” di Ilaria Palla, Giuseppe Turchetti e Stefania Polvani, che per anni è stata presidente SIMeN.

Gli autori hanno mappato e analizzato tutti gli studi pubblicati relativi alla teoria, alla pratica clinica e alla formazione in Medicina Narrativa.

Il paper, attraverso un focus su Italia e Stati Uniti, ovvero i paesi in cui si è maggiormente sviluppata la MN, svela la possibilità di progetti futuri in cui misurare la Medicina Narrativa secondo un approccio che integri formazione e pratica clinica.

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