Raccogliere storie di vita: sabotaggio “complice” al MACRO
Il MACRO ASILO di Roma ospita un bel progetto dell’antropologo Vincenzo Padiglione su “Collezionare è sabotare”. Le installazioni e il programma di incontri sono ricchi di prospettive inedite.
Il 21 febbraio alle 17 è dedicato a “Raccogliere” storie di vita. Un appuntamento da non mancare per chi si occupa di medicina narrativa.
Nell’esperienza di medicina narrativa digitale, raccogliere la storia di vita è un atto di sabotaggio epistemologico rispetto allo sguardo e al metodo clinico. La malattia deve essere classificata, riportata ad un universale, la storia individuale resiste a questa classificazione, entra in tensione cognitiva ed emotiva. La medicina narrativa cerca di salvare universale e individuale, vuole essere un sabotaggio “complice”.
Come racconta Stefania Polvani in “Cura alle Stelle”, la complicità nella relazione curante-paziente opera una trasgressione epistemologica che riporta la persona al centro dello sguardo e del processo terapeutico: “La logica narrativa non generalizza, ma resta radicata al particolare della singola storia e alla sua interpretazione simbolica, offre delle chiavi in più per comprendere l’incomprensibile…”.
Ora lo sappiamo. Quando raccogliamo storie siamo tutti sabotatori, la sfida è diventare anche complici.
