Centralità della persona e umanizzazione del percorso di cura
Progetti di Storytelling e Medicina Narrativa agli Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma
Giovedì 2 marzo si è tenuto, presso gli IFO a Roma, il primo convegno sulla Centralità della persona e umanizzazione del percorso di cura, nell’ambito del piano di miglioramento richiesto dall’Organisation of European Cancer Institutes.
Il convegno ha avuto come destinatari i pazienti e i loro familiari ma anche medici, infermieri, psicologi e altri professionisti della salute, volontari ed esperti dell’informazione.
Il progetto sulla Centralità della persona e sull’umanizzazione del percorso di cura è stato organizzato al fine di coordinare ed incentivare le attività di accoglienza e sostegno ai pazienti, in un’ottica di empowerment che permetta uno sviluppo del loro ruolo attivo, garantendo allo stesso tempo una maggiore efficacia dei trattamenti.
Gli esperti che sono intervenuti hanno posto l’accento sull’importanza di una informazione accessibile ed efficace, sull’educazione terapeutica e sulla medicina integrata, facendo emergere in tale contesto tutte le iniziative che mirano a supportare il paziente durante il suo percorso, senza limitarsi esclusivamente alla pratica clinica.
Nell’ambito dell’umanizzazione del percorso di cura sono emersi i progetti di Storytelling e Medicina Narrativa, di cui ha parlato la Dr.ssa Elvira Colella, oncologa e medico dirigente agli IFO. Ha introdotto l’argomento parlando dell’evoluzione del sapere in medicina, partita ai tempi Ippocrate come scienza osservazionale e traformatasi oggi nella moderna EBM.
“Oggi si è arrivati alla necessità di affiancare, alla Medicina Basata sulle Evidenze, un elemento che la possa integrare, cioè una medicina che tenga conto dell’aspetto umanistico dei soggetti coinvolti, fondata su un sapere più condiviso”.
Dopo aver rimarcato la differenza tra disease e illness, la Dr.ssa Colella ha citato Rita Charon e i suoi studi sulla narrazione integrata nella pratica clinica, una metodologia che ogni professionista sanitario dovrebbe conoscere e praticare.
Partendo dalla definizione di Medicina Narativa fornita dall’Istituto Superiore di Sanità, il discorso si è concentrato sulle esperienze italiane, fino ad arrivare al progetto nato e sviluppatosi agli IFO: “Il progetto ‘Raccontami di Te’, nato nel 2015, si è svolto negli ambulatori e nel DH dell’Oncologia Medica A, ed ha avuto l’obiettivo sia di indagare il livello di conoscenza della Medicina Narrativa tra gli specialisti dell’Istituto, sia di testarne l’applicabilità in senso pratico.”
I risultati dello studio sono stati presentati in occasione di un convegno svoltosi agli IFO, mentre i racconti sono stati raggruppati in un unico volume che è attualmente in stampa; inoltre, sono stati creati un abstract e un poster, presentati al XVIII Congresso Nazionale AIOM.
“Attraverso questa esperienza abbiamo formato una comunità costituita da operatori sanitari e pazienti” conclude la Dr.ssa Colella “E il progetto oggi continua con uno studio concreto, appena approvato dal comitato clinico e chiamato ‘AMENO’, che consiste nell’integrazione di uno strumento digitale che avrà lo scopo di raccogliere le narrazioni del paziente, in un’ottica di miglioramento dell’assistenza clinico-assistenziale”.