Corso di formazione e aggiornamento sulla medicina narrativa (I edizione)

medicina-narrativa-1L’Università per Stranieri di Perugia dedica un corso di formazione alla medicina narrativa.

Il corso, della durata complessiva di 20 ore, è destinato a operatori sanitari e sociosanitari e a tutti coloro che sono impegnati in attività di cura a livello professionale o assistenziale, con specifico riferimento ai soggetti impegnati nella gestione di episodi collocabili nel quadro della sindrome traumatica e post-traumatica.

L’iniziativa è patrocinata da SIMeN e Azienda Ospedaliera di Perugia.

Continua a leggere

La Postura Narrativa: i modi di essere della cura. La Medicina Narrativa a Pordenonelegge 2024

2024 pnleggeIl 19 settembre alle 19:00 Incontro con Paolo Trenta. Presenta Nicoletta Suter

Una medicina solo scientifica e tecnica non è in grado di cogliere la sofferenza del paziente né di aiutarlo nella ricerca di un senso a ciò che gli sta accadendo. È necessario formare gli operatori ad una “postura narrativa” fatta di attenzione, ascolto, sguardo, empatia, emotività, che permetta al curante di accogliere e comprendere la sofferenza dal punto di vista di chi la sperimenta, nel rispetto dell’unicità della persona.

In collaborazione con la Struttura della Formazione dell’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale di Pordenone

Teatro Verdi, via Roma 3 – Pordenone

Parole sulla cura. La cura nell’arte: appuntamento a Foligno

Interessante iniziativa promossa a Foligno dalla Fondazione Cassa di Risparmio sul tema della Medicina Narrativa: “Parole sulla cura. La cura nell’arte” in programma mercoledì 18 settembre alle ore 17 in via Garibaldi, nella ex chiesa della SS Trinità in Annunziata.

Intervengono la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno dott.ssa Monica Sassi, il sociologo formatore della Società Italiana di Medicina Narrativa dott. Paolo Trenta, il dott. Raffaele Domenici, autore di numerosi saggi, pediatra e neuropsichiatra infantile.

All’iniziativa prenderanno parte professionisti dell’Azienda Usl Umbria 2.

parole cura

“PERLA. Cura a misura di persona”, candidature fino al 15 settembre 2024

8736Strutture e servizi sanitari e socio-sanitari in relazione diretta con le persone (ad es. reparti ospedalieri, ambulatori, unità di assistenza domiciliare, RSA) che intendano valorizzare la qualità della relazione e la personalizzazione della cura possono aderire a “PERLA. Cura a misura di persona” entro il 15 settembre 2024.

PERLA è una iniziativa promossa da EDRA e Digital Narrative Medicine, finalizzata a certificare percorsi di cura centrati sulla relazione e sulla personalizzazione. Il progetto nasce proprio per affiancare la misurazione dell’efficacia clinica delle prestazioni con la valutazione del grado di personalizzazione psico-sociale della cura, dalla visita specialistica fino al ricovero. In altre parole, la medicina narrativa, il riconoscimento del tempo di comunicazione come tempo di cura, gli strumenti per l’ascolto del punto di vista della persona sono risorse importanti che PERLA vuole contribuire a diffondere. I reparti e servizi certificati saranno riconosciuti come esperti della cura a misura di persona e potranno utilizzare per un anno il bollino PERLA.

Continua a leggere

PERLA – CURA A MISURA DI PERSONA: ISCRIZIONI APERTE

DNM – Digital Narrative Medicine è lieta di annunciare che fino al 15 settembre è possibile aderire gratuitamente al progetto PERLA – Cura a misura di persona, promosso da DNM ed Edra S.p.A, in collaborazione con Stefania Polvani, sociologa tra le più importanti esperte di medicina narrativa in Italia.

Con il Piano Nazionale Esiti, Agenas ha introdotto il principio di eccellenza nella qualità clinica delle strutture sanitarie sull’intero territorio nazionale. Con PERLA vogliamo far emergere le eccellenze nella relazione e nella personalizzazione psico-sociale della cura, grazie alla stesura del primo Decalogo per la cura a misura di persona.

L’iniziativa è rivolta a reparti ospedalieri, ambulatori, poliambulatori, RSA, unità di assistenza domiciliare, case di comunità, servizi assistenziali e socio-assistenziali.

PERLA si avvale di un Board presieduto da Antonio Gaudioso e formato da esperti di comunicazione e da rappresentanti di Agenas, ISS, FIASO, FNOPI, SIMeN, FNOMCeO, Uniamo, Cittadinanzattiva, oltre a numerose Associazioni di pazienti.

L’esito della certificazione è affidato alle valutazioni dei pazienti, che nel mese di ottobre 2024 compileranno un questionario. A dicembre è prevista poi la cerimonia pubblica di consegna delle certificazioni e dei premi, alla presenza di professionisti sanitari, associazioni di pazienti, società scientifiche e manager del settore sanitario, con l’obiettivo di promuovere la cura a misura di persona non come slogan, ma come risorsa fondamentale per la sostenibilità e l’innovazione dei sistemi sanitari.

Continua a leggere

Sanità e IA, il 65% dei pazienti utilizzerebbe una DTx (terapia digitale): lo dice una ricerca

medicina-digitale2Entro 3/5 anni l’intelligenza artificiale rivoluzionerà la medicina personalizzata. E i pazienti sembrano fortemente interessati a quest’ambito: da una ricerca condotta dall’Osservatorio Life Science Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con Alleanza Malattie Rare, Apmarr, Fand, FederAsma e Onconauti, emerge che il 65% sarebbe disposto a utilizzare una terapia digitale proposta dal medico curante, in particolare se consentisse di migliorare lo stile di vita e lo stato di salute (77%) e di avere maggior consapevolezza della propria patologia (72%). Si tratta di interventi terapeutici basati sull’evidenza guidati da programmi software di alta qualità per prevenire, gestire o curare un disturbo medico o una malattia.

Ma per i pazienti è fondamentale che risponda alle proprie esigenze specifiche (71%) e migliori la relazione con il medico curante (70%). Circa metà dei medici specialisti, coinvolti nella ricerca grazie a Consulcesi Homnya, AMD, AME, FADOI e SIMFER, e dei medici di medicina generale, coinvolti grazie alla FIMMG, sarebbe disposta a prescrivere una DTx se ne avesse la possibilità, soprattutto se certi che il paziente possegga le competenze digitali per un corretto utilizzo (72% dei medici specialisti e 69% dei MMG).

Tra i principali benefici riconosciuti dai medici specialisti, emerge la possibilità di avere a disposizione un maggior numero di dati a supporto sia della ricerca clinica (68%) che per prendere decisioni (65%).

Continua a leggere

Medicina narrativa: dal 2015 ad oggi più dell’80% delle attività in Italia ha seguito le linee di indirizzo ISS

Screenshot-2024-07-17-091345Le linee d’indirizzo elaborate dall’ISS per l’utilizzo della medicina narrativa nella cura dei pazienti sono uno strumento che guida la progettazione dei percorsi narrativi nell’80% dei casi. È quanto emerso durante la Conferenza finale del progetto “LIMeNar – Uso e contesti applicativi delle Linee di Indirizzo per l’utilizzo della Medicina Narrativa in ambito clinico-assistenziale e associativo”, coordinato dall’ISS, nell’ambito del Laboratorio di Health Humanities del Centro Nazionale Malattie Rare, e condotto insieme alla Società Italiana di Medicina Narrativa (SIMeN), che si è tenuta il 24 maggio nella sede dell’Iss. L’obiettivo del progetto era proprio di valutare l’uso e i contesti applicativi delle linee di indirizzo, alla luce della trasformazione digitale e alla crescente rilevanza dell’utilizzo dei linguaggi artistici nell’ambito della salute. “Da più di quindici anni – ha affermato Andrea Piccioli, Direttore Generale ISS –, il nostro Istituto si occupa di medicina narrativa e più ampiamente di health humanities con un Laboratorio dedicato. La medicina narrativa riporta il paziente al centro del processo di cura e può essere utilizzata in molteplici ambiti, tra i quali la prevenzione: non possiamo che apprezzare il coinvolgimento e l’impegno dei numerosi partners, più di 70 organizzazioni, IRCCS, ASL, ospedali, società scientifiche, associazioni di pazienti, terzo settore, imprese… insieme per promuovere l’utilizzo di questo strumento metodologico”. La Società Italiana di Pediatria è associated partner del progetto.

Continua a leggere

La Medicina Narrativa Digitale in Italia: evidenze scientifiche e progetti realizzati

La nascita della medicina narrativa si fa spesso risalire agli studi degli antropologi Byron Good e Arthur Kleinman dell’Harvard Medical School, ma soprattutto a Rita Charon, medico e studiosa di letteratura della Columbia University. In Italia, la medicina narrativa ha trovato un ambiente fertile per svilupparsi ed evolvere, a partire dalle Linee di Indirizzo dell’ISS (2015), fino all’impiego di strumenti digitali per la sua applicazione. In particolare, la medicina narrativa digitale costituisce “un ambito in cui l’Italia è all’avanguardia in Europa”, come afferma il Presidente della SIMeN Marco Testa nella sua lettera al quotidiano online QS di qualche giorno fa.

Numerosi studi sulla medicina narrativa digitale sono stati pubblicati e continuano ad essere pubblicati su riviste scientifiche di rilevanza internazionale. Inoltre, numerosi progetti sono attivati presso reparti ospedalieri, IRCCS, ASL e studi privati su tutto il territorio nazionale. A tal proposito, qualche mese fa, presso l’Istituto Superiore di Sanità, si è tenuto l’evento finale del progetto “LIMeNar – Uso e contesti applicativi delle Linee di Indirizzo per l’utilizzo della Medicina Narrativa in ambito clinico-assistenziale e associativo“, che aveva l’obiettivo di divulgare l’importanza e lo sviluppo della medicina narrativa in Italia a partire dalle Linee di Indirizzo sviluppate dallo stesso ISS nel 2015. Per LIMeNar sono stati sottomessi e accettati più di 80 progetti riguardanti sia attività di formazione, sia applicazioni dell MN nella pratica clinica. Diversi di questi prevedevano l’utilizzo di strumenti digitali, come i diari narrativi digitali, ed erano dedicato a diverse aree di intervento clinico-assistenziale, dalla diagnosi alla riabilitazione, passano ovviamente per il percorso terapeutico, ma anche per la formazione dei professionisti sanitari, sempre con l’obiettivo di migliorare la relazione tra persona assistita, team curante e caregiver, oltre a personalizzare il percorso di cura, adattandolo alle esigenze di ognuno.

La diffusione del diario narrativo digitale è dovuta alla sua semplicità di utilizzo, ma anche al potenziale offerto dalla scrittura in modalità asincrona che favorisce la condivisione di vissuti ed esigenze. Questo almeno emerge da una massiccia ricerca sulla conoscenza e sulla diffusione della medicina narrativa in Italia, promossa da MioDottore e culminata con l’evento di presentazione a marzo 2024. La ricerca ha sancito come la medicina narrativa e la digitalizzazione siano considerate, sia dai professionisti sanitari che dai pazienti, delle valide risorse per la prevenzione, la personalizzazione delle cure e una migliore comunicazione nel contesto di cura.

Continua a leggere

NAME Piemonte: i risultati del progetto regionale di Medicina Narrativa

imagesSi è tenuta ieri venerdì 12 luglio la conferenza stampa dedicata ai risultati del progetto NAME sviluppato dalla Regione Piemonte che ha previsto 6 laboratori di medicina narrativa in 4 poli della regione: Torino, Cuneo, Alessandria e Novara.

NAME è un progetto di formazione e ricerca che ha come obiettivo quello di validare l’efficacia della Medicina Narrativa e a valutarne l’impatto nella pratica clinica, focalizzandosi sulla relazione tra professionisti della cura e persone assistite. Il progetto è stato sviluppato dal DAIRI R (diretto da Antonio Maconi), dal Centro Studi per le Medical Humanities dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria (direttrice Mariateresa Dacquino) e dalla Società Italiana di Medicina Narrativa – Simen (Stefania Polvani e Giovanni Melani), in collaborazione con l’Istituto di Management, Scuola Superiore Sant’Anna (gruppo di studio di Giuseppe Turchetti e Ilaria Palla) e il coordinamento operativo di Apertamente (Giulio Bigagli).

Il lavoro, che ha previsto un anno di formazione e ricerca, è stato introdotto da Franco Ripa, Direttore del Settore Programmazione dei servizi sanitari e socio-sanitari della Regione Piemonte, che ha sottolineato come NAME punti a migliorare il sistema sanitario regionale, ma non solo. Infatti il progetto è stato presentato come un modello standardizzabile e pertanto replicabile per la misurazione d’impatto delle iniziative di Medicina Narrativa.

Continua a leggere