Lezione di Make Up e pillole di informazione sulla salute agli IFO
“Trucchi” per il benessere quotidiano, per una prevenzione consapevole e stili di vita salutari
Mercoledì 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna e nell’ambito del progetto “Insieme più belle”, si è svolta presso gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri la 2° edizione dell’iniziativa ‘lezione di Make Up e pillole di informazione sulla salute’. Durante la giornata, gli esperti hanno parlato di “trucchi” per il benessere quotidiano, per una prevenzione consapevole e stili di vita salutari.
Tra le iniziative dedicate alla Persona, una parte è stata riservata al progetto di Medicina Narrativa “Raccontami di Te”, descritto dalla Dr.ssa Maria Cecilia Cercato, oncologo medico ed epidemiologo del Servizio di Epidemiologia e Registro Tumori dell’Istituto Regina Elena – IFO e responsabile dello studio, che ha parlato di come è stato portato avanti e ne ha illustrato gli sviluppi futuri.
“Nel panorama generale c’è stato un cambiamento di ottica” ci spiega la Dr.ssa Cercato “in cui è il paziente ad essere al centro”. Sono quindi la comunicazione e le modalità di relazione e interazione tra medico e paziente che devono adeguarsi al mutamento e, in tal senso, la Medicina Narrativa è una sorta di recupero della relazione che esisteva in passato col medico: chi ascoltava la storia del paziente ne conosceva l’intero vissuto, mentre oggi l’eccessiva specializzazione e il tecnicismo hanno fatto perdere quel tipo di rapporto.
“In Istituto abbiamo voluto raccogliere il vissuto di tutta la comunità, invitando a narrare i pazienti e i loro familiari ma anche gli operatori, e abbiamo poi condiviso queste narrazioni” spiega la Dr.ssa Cercato. “Questa è stata una prima fase di approccio per predisporre all’ascolto dell’altro”.
In primavera si terrà un incontro per la presentazione del volume contenente le storie dei pazienti, dei loro familiari e degli operatori sanitari, raccolte ed analizzate da un team di medici, infermieri e operatori della biblioteca degli IFO. “Le storie, oltre ad avere un loro valore individuale, sono anche state accolte dalla comunità scientifica” spiega la responsabile del progetto. “C’è stato un lavoro di valorizzazione ed esame dei contenuti che è stato presentato all’ultimo Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica”.
Questo studio ha costituito una fase di sensibilizzazione, propedeutica ad un nuovo progetto costituito dall’introduzione di una “cartella narrativa”, che andrà ad affiancare la cartella clinica: un progetto pilota, per il momento riservato ad un numero ristretto di pazienti, che “avranno a disposizione uno spazio digitale per raccontare di sè durante il percorso di cura”. Le narrazioni avranno lo scopo di migliorare la relazione tra medico e paziente, in un’ottica di maggiore personalizzazione del percorso di cura.