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Morire in braccio a ChatGPT

masterNel bel libro Morire in braccio alle grazie del 2017Sandro Spinsanti ci guida nella ricerca della “cura giusta nell’ultimo tratto di strada”, scegliendo come aiutanti le tre grazie della mitologia greca. Eufrosine (“il felice equilibrio”), Aglaia (“la serenità”) e Talia (“la pienezza”).

Eufrosine ci invita ad un  “cambio di passo”, al “giusto equilibrio tra interventi curativi e cure palliative. Ciò richiede il saper cambiare marcia quando la morte è inevitabile. Dall’accanimento terapeutico possiamo aspettarci solo una morte peggiore”. Aglaia riporta al centro l’importanza dell’autodeterminazione e il diritto alle disposizioni anticipate di trattamento, così come sancito anche dalla legge del dicembre 2017. Talia è in cerca di quella cura che consenta “la morte come compimento”, come autodeterminazione finale e non come corpo in braccio al dispositivo medico-sanitario.

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Storytelling, caring narratives e medicina narrativa: perché le storie non sono tutte uguali

Dal 10 ottobre al 9 novembre l’hashtag #medicinanarrativa è presente su twitter 146 volte e il corrispondente inglese #narrativemedicine 210 volte. In Italia, la medicina narrativa ha sempre più centralità nei social network e nel discorso mediatico ed è usata per identificare un’ampia gamma di pratiche, che spesso hanno in comune il solo fatto di essere centrate su storie di malattia. Continua a leggere