La Medicina Narrativa Digitale nel trattamento del diabete e dell’obesità
Intervista a Eva Mirri, Dipartimento di Diabetologia dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria, Terni Continua a leggere →
Intervista a Eva Mirri, Dipartimento di Diabetologia dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria, Terni Continua a leggere →
Le tecnologie digitali possono migliorare la sostenibilità del sistema sanitario, migliorando la qualità delle cure, perché valorizzano il capitale umano, sia dei curanti che dei pazienti.
Giovedì 16 marzo si è tenuto a Terni, presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, il Convegno “Medicina Narrativa e tecnologie digitali”. Continua a leggere →
Intervista a Cristina Cenci, antropologa e Co-founder della startup DNM
La startup innovativa sociale DNM – Digital Narrative Medicine è stata presentata ieri pomeriggio al MEDit di Vicenza, un salone dedicato alle innovazioni e allo sviluppo tecnologico in ambito sanitario. I video dell’evento e le parole di Cristina Cenci, ideatrice della piattaforma. Continua a leggere →
Raccontare la malattia sul web aiuta a guarire meglio e più velocemente Continua a leggere →
Gli strumenti digitali per l’applicazione della medicina narrativa nella pratica clinica possono essere molteplici: email, software per la ricerca come surveymonkey, anche skype. Tutti però nascono con altre funzioni e rischiano di rendere più difficile o distorto il percorso. Continua a leggere →
L’intervista a Cristina Cenci sulla rivista online di Fondazione Angelini
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Quattro domande sulla Medicina Narrativa a Sandro Spinsanti Continua a leggere →
It seems as though it’s not enough to just advocate for an improvement to medical practice. People want to entirely “re-brand” medicine instead. As though one facet of practice can define the whole. In the case of evidence-based medicine — “EBM” — the claim of the brand has always been a bit overblown.
Don’t get me wrong: I’m enthusiastic about evidence, and think strong evidence is invaluable for medicine. But the EBM movement and brand – that’s more complicated.
Social movements can be valuable. Like-minded people establishing organizations and forming loose communities can really spread ideas and influence. I always seem to be in one or another. There are risks, though, even when the core idea is beneficial. Movements develop self-interests. It’s hard to keep them from drifting into collision with the public interest. The EBM movement hasn’t avoided that. continua a leggere
Articolo di Hilda Bastian su MedPageToday