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Intervista alla Dott.ssa Cristina Cenci, antropologa, fondatrice di Digital Narrative Medicine

MAGAZINE (1200 x 630 px) (10)“Il modo più semplice per spiegare cos’è la medicina narrativa è partire da cosa non è. Non è scrivere un libro o un racconto con la propria esperienza di malattia, non è condividere la propria storia nei social network, non è curarsi con la letteratura”
Intervista di MioDottore a Cristina Cenci

1) Potrebbe spiegare cos’è la medicina narrativa e quali sono i principi fondamentali su cui si basa? Come si integra, nella pratica quotidiana, con l’approccio scientifico tradizionale alla cura del paziente?
Il modo più semplice per spiegare cos’è la medicina narrativa è partire da cosa non è. Non è scrivere un libro o un racconto con la propria esperienza di malattia, non è condividere la propria storia nei social network, non è curarsi con la letteratura. Per dire cosa è, faccio riferimento alle Linee di Indirizzo dell’Istituto Superiore di Sanità del 2015 che definiscono la medicina narrativa come “una metodologia d’intervento clinico-assistenziale basata su una specifica competenza comunicativa”. La narrazione è lo strumento fondamentale per acquisire, comprendere e integrare i diversi punti di vista di quanti intervengono nella malattia e nel processo di cura. Il fine è la costruzione condivisa di un percorso di cura personalizzato (storia di cura)”. Quando usiamo il termine di medicina narrativa o narrative based medicine, facciamo quindi riferimento a una relazione di cura che focalizza l’intervento non solo sulla malattia ma sulla persona.

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La Medicina Narrativa come risorsa nella cura

2023 (1)L’importanza di una narrazione giusta e appropriata all’interno dei presidi di cura è un elemento fondamentale da tenere presente in una nuova organizzazione sanitaria. Lo ha sottolineato la Dott.ssa Cristina Cenci, antropologa e fondatrice di DNM – Digital Narrative Medicine, nel corso del Seminario “La Medicina Narrativa come risorsa nella cura: engagement delle associazioni dei pazienti e innovazione digitale” tenuto presso il Campus Universitario AOU Sant’Andrea di Roma nel Corso di Medicina Narrativa del Prof. Marco Testa.

Dopo la proiezione del docufilm “Rukije, un raggio di sole”, Cenci ha analizzato l’importanza della giusta narrazione e di un’appropriata comunicazione all’interno dei luoghi di cura. Continua a leggere

Morire in braccio a ChatGPT

masterNel bel libro Morire in braccio alle grazie del 2017Sandro Spinsanti ci guida nella ricerca della “cura giusta nell’ultimo tratto di strada”, scegliendo come aiutanti le tre grazie della mitologia greca. Eufrosine (“il felice equilibrio”), Aglaia (“la serenità”) e Talia (“la pienezza”).

Eufrosine ci invita ad un  “cambio di passo”, al “giusto equilibrio tra interventi curativi e cure palliative. Ciò richiede il saper cambiare marcia quando la morte è inevitabile. Dall’accanimento terapeutico possiamo aspettarci solo una morte peggiore”. Aglaia riporta al centro l’importanza dell’autodeterminazione e il diritto alle disposizioni anticipate di trattamento, così come sancito anche dalla legge del dicembre 2017. Talia è in cerca di quella cura che consenta “la morte come compimento”, come autodeterminazione finale e non come corpo in braccio al dispositivo medico-sanitario.

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DNM al Forum Risk Management 2021

forumriskAnche Digital Narrative Medicine partecipa al Forum Risk Management 2021, in corso dal 30 novembre al 3 dicembre 2021 ad Arezzo Fiere e Congressi. L’appuntamento, giunto alla sua sedicesima edizione, quest’anno affronta la grande sfida post-pandemia ed invita tutti gli attori in ambito sanitario ad un confronto per costruire la sanità di domani e la ripartenza del sistema salute. L’antropologa Cristina Cenci, fondatrice di DNM, interverrà il 1 dicembre, a partire dalle ore 14:30 al Tavolo 2 “Integrazione Ospedale Territorio: modelli innovativi di presa in carico del malato oncologico – Regioni a confronto per disegnare il futuro dell’Oncologia”.

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interviste

Medicina Narrativa nelle Epilessie: un articolo su Epilepsy&Behavior

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Pubblicato sulla prestigiosa rivista Epilepsy & Behavior l’articolo “Digital narrative medicine for the personalization of epilepsy care pathways” di Cristina Cenci e Oriano Mecarelli. Al centro il progetto EPIMENA condotto, attraverso la piattaforma DNMLAB.IT, presso il Policlinico Umberto I della Sapienza Università di Roma. Abbiamo intervistato il responsabile scientifico dello studio e coautore dell’articolo, il prof. Mecarelli, per parlare di questo importante e significativo traguardo.

 

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eventi

Videoconferenza su “Tecnologie per la cura”

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L’antropologa Cristina Cenci, protagonista di una videoconferenza in diretta sul tema della Digital Health. L’evento in programma giovedì 28 maggio alle 18:00, è organizzato dalla Fondazione Zoé – Zambon Open Education in collaborazione con Il Giornale di Vicenza, per il ciclo “Gli orizzonti della salute. Ricerca, tecnologia informazione per guardare oltre il 2020”.

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Al via LIMeNar, progetto dell’ISS per valutare l’utilizzo della Medicina Narrativa

LIMeNar

Al via LIMeNar, progetto dell’Istituto Superiore di Sanità per valutare l’utilizzo della medicina narrativa in ambito clinico-assistenziale e associativo. Aperte due Call for partnership e proposal (proroga deadline: 30.11.2019) Nella governance del progetto anche il Center for Digital Health Humanities, con Cristina Cenci nello Steering Committee, Alessandro Franceschini e Claudia Parrotta nel Management Team.

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Sclerosi multipla, le comunità online aiutano i pazienti

Condividere la storia della propria malattia è di grande supporto per i pazienti con Sclerosi Multipla. L’analisi condotta da Roche Italia insieme a Digital Narrative Medicine dice che le comunità digitali rappresentano uno strumento di conforto utile per l’efficacia della cura. Maggiori notizie nell’approfondimento de la Repubblica.

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Uscita volume “Relazioni di cura nell’era digitale”

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Il nuovo volume pubblicato da Aracne Editrice a cura di Marco Ingrosso e Pierpaola Pierucci, è dedicato a sviluppare un articolato confronto transdisciplinare sul tema delle relazioni di cura e del ruolo delle persone in cura negli scenari contemporanei, segnati dalla diffusione delle nuove tecnologie digitali ma anche dalle trasformazioni politico-organizzative dei sistemi sanitari e dai cambiamenti epocali di tutto l’assetto societario.

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