“R-Esistere, le storie dietro i numeri”: le basi per una fase di cambiamento della sanità

storie dietro i numeri“Vorremmo che questo convegno fosse il coronamento di un processo avviato da tempo, ma, anche e soprattutto, che buttasse le basi, definisse metodologie e un linguaggio condiviso per una fase di cambiamento della sanità, ora, dopo e durante il faticoso tempo della pandemia, più che mai necessario”: con queste parole, Mario Cerati, a nome di tutto il consiglio direttivo della Società italiana di medicina Narrativa, spiega gli intenti del prossimo convegno SIMeN, “R-Esistere le storie dietro i numeri. Imparare dal Covid, il contributo della Medicina Narrativa per creare sinergia fra dato qualitativo e quantitativo”, che si terrà online il 28 e 28 gennaio.

“Saranno al centro della scena i pazienti, che chiedono di essere ascoltati in modo più attento ed empatico, gli operatori sanitari, con le loro fatiche e fragilità, anche loro con un altrettanto forte bisogno di essere ascoltati, e quanti hanno la responsabilità di progettare percorsi di cura più efficaci e, al tempo stesso, sostenibili e più umani. Crediamo sia davvero il tempo di comprendere e sottolineare quanto fecondo possa essere affiancare la medicina basata sulla narrazione, con la sua insostituibile capacità di interpretare l’umano, alla medicina basata sull’evidenza, che tanto ha fatto crescere l’efficacia delle cure negli ultimi decenni.”

Il convegno, promosso dalla Società Italiana di Medicina Narrativa, fa seguito al progetto R-Esistere, lanciato da SIMeN nel 2020, che ha permesso di mettere insieme e analizzare storie e narrazioni sul COVID raccolte da una imponente rete, verranno raccontati fra gli altri i vissuti degli operatori delle terapie intensive, dei cittadini, raccolti da Cittadinanza Attiva, dei pazienti, raccolti da Slow Medicine, e di tante altre realtà trasversali alla società civile e alla sanità. A partire da queste testimonianze, il convegno parlerà del COVID senza retorica e a partire da quello approfondirà l’importanza del dato qualitativo e della Medicina Narrativa per disegnare un nuovo paradigma di cura, più vicino alle esigenze dei pazienti, dei care-giver, degli operatori sanitari e della società, ma anche attento al bisogno di maggior efficienza dei luoghi e dei sistemi di cura.

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