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Narrazione e diagnosi

Quando la capacità di “sentire l’altro” risulta essere fondamentale nella pratica clinica ai fini di una buona diagnosi. La lettera di Chiara, pubblicata da Concita De Gregorio nel suo blog, presenta il caso emblematico della fibromialgia. L’invito ai curanti è a non giudicare gli ammalati, quanto piuttosto ad aiutarli, ascoltando, accogliendo e comprendendo i loro racconti.

dal blog Invece Concita su Repubblica.it

Questa lettera è di Chiara, Milano

“Due anni fa una donna di 43 anni cominciò ad avere disturbi strani. Dolori sparsi, ogni muscolo del suo corpo sempre contratto. La donna cominciò a far fatica a fare sport e pian piano anche le attività normali della vita quotidiana. Non si preoccupò molto; pensava fossero dolori reumatici ereditati dal padre e continuava a lavorare, ad andare in vacanza, a fare l’amore. In silenzio sopportava i dolori”.

“Improvvisamente dopo qualche mese, durante una passeggiata nel centro di Milano, la donna si bloccò in preda a un dolore indicibile alle cosce, e non riuscì a proseguire. Prese un taxi, si fece aiutare a fare le scale di casa si mise a letto e per sei lunghi mesi in quel letto rimase…”  Continua a leggere