Dove si nasconde la salute

“Che cosa significa la malattia per la medicina?” è la domanda che si pone, oggi, il sapere medico strumentale. “Che significato ha la malattia per il malato?” era, al contrario, la questione che interessava Victor von Weizsäcker e altri importanti autori nel campo delle Medical Humanities.

Articolo di Marco Dotti su Vita

«Le corps», scriveva Jean-Paul Sartre, tra le pagine de L’Etre et le néant, «est le negligé le passé sous silence». Questo silenzio del corpo, sembra in qualche modo coincidere con ciò che definiamo “salute”. La salute come silenzio degli organi, dunque.

La salute, in questa prospettiva, sarebbe qualcosa che si sottrae. Implicando per il soggetto, osserva Hans-Georg Gadamer in Dove si nasconde la salute? (edizione italiana a cura di Agnese Grieco e Vittorio Lingiardi, Raffaello Cortina editore, Milano 1994), la possibilità «di essere dimentichi di sé». Quel senso di generale e talvolta superficiale benessere che attribuiamo all’idea di “salute”, può però essere interrotto se il silenzio del corpo viene, letteralmente, “spezzato” dal dolore e dal timore per le conseguenze che il dolore può arrecare.

L’esperienza del dolore, prosegue Gadamer, può strappare il corpo dall’esperienza del mondo. Ne offrono una testimonianza le parole di Rainer Maria Rilke che, ammalato di leucemia, scriveva:

O vita, vita

Poter uscire!

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